Sono ora 12 su 33 i capitoli negoziali chiusi da Podgorica.
Il Montenegro si avvicina alla piena adesione all’Unione europea con la chiusura provvisoria dei negoziati su altri 5 capitoli negoziali: il capitolo 3 (diritto di stabilimento e libera prestazione di servizi), il 4 (libera circolazione dei capitali), il 6 (diritto societario), l’11 (agricoltura e sviluppo rurale) e il 13 (pesca).
Alla 24ª Conferenza di adesione con il Montenegro, tenutasi martedì 16 dicembre, hanno preso parte la ministra per gli Affari europei della Danimarca Marie Bjerre, a nome della presidenza danese del Consiglio Ue, la commissaria europea per l’Allargamento Marta Kos e il primo ministro montenegrino Milojko Spajić. La chiusura dei 5 capitoli rappresenta, secondo la presidenza, “un passo significativo verso l’adesione all’Ue” e conferma che Podgorica “continua ad avanzare con determinazione, coerenza e a un ritmo impressionante”.
Con questo risultato, ha sottolineato Bjerre, il Montenegro “rafforza le basi per la prossima fase dei negoziati” e dimostra che “le riforme vengono notate, i progressi riconosciuti e che il percorso dipende da risultati concreti”, pur restando centrali, per il ritmo complessivo dei negoziati, “lo Stato di diritto, la libertà dei media e la lotta alla corruzione”. Dal canto suo, la commissaria Marta Kos ha definito il Montenegro “il nostro front runner” e “il candidato che performa meglio”, ricordando come con le decisioni odierne siano ora 12 i capitoli provvisoriamente chiusi.
Allo stesso tempo, Kos ha richiamato Podgorica alla fase più delicata del percorso: “La parte più difficile è ancora davanti. Se l’obiettivo è concludere i negoziati entro la fine del 2026, ora il Montenegro deve correre”. La commissaria ha indicato come priorità assolute le riforme sullo Stato di diritto, a partire dalle nomine per garantire un sistema giudiziario indipendente, il rafforzamento della lotta contro corruzione e criminalità organizzata, il miglioramento dell’ambiente mediatico e il pieno allineamento alla politica dei visti dell’Ue. “Il 2025 è stato un anno eccellente per il percorso europeo del Montenegro. Il 2026 può essere ancora migliore”, ha concluso, assicurando il pieno sostegno della Commissione Ue.
Come emerso dal Pacchetto sull’allargamento 2025, il Montenegro si conferma il Paese più avanzato e preparato tra i candidati, con l’obiettivo dichiarato di concludere i negoziati entro la fine del 2026. L’Albania punta al 2027, mentre Moldavia e Ucraina guardano al 2028. La Commissione europea ha ricordato che, se necessario, l’Ue potrà tornare su questi capitoli in una fase successiva del processo.
