Bruxelles e Delhi intensificano il dialogo per superare gli ultimi nodi su commercio e sostenibilità.
Il commissario europeo al Commercio, Maroš Šefčovič, non si è espresso in merito alla possibilità che Ue e India riusciranno a concludere l’accordo di libero scambio entro la fine dell’anno. Un accordo con Delhi sarebbe il più grande mai concluso dall’Ue fino ad oggi, aprendo l’accesso a un mercato che rappresenta circa il 25% della popolazione mondiale. Intervenendo a margine di una riunione dei ministri del Commercio a Bruxelles, Šefčovič ha affermato che un ultimo round di negoziati è previsto in India prima di Natale. Il commissario ha ricordato la scadenza del 2025 autoimposta a febbraio dalla presidente von der Leyen e dal premier indiano Narendra Modi.
“L’ultimo miglio è sempre il più difficile”, ha affermato Šefčovič, sottolineando che le squadre hanno compiuto solidi progressi in vista dei colloqui di dicembre. “Riusciremo a risolvere tutto? Non lo so, posso solo dire a nome dei negoziatori dell’Ue e mio che faremo sicuramente del nostro meglio”. I capitoli su commercio e sostenibilità rimangono punti critici per Delhi, in quanto si scontra con l’Ue su come risolvere le controversie derivanti da violazioni di obblighi e sanzioni. L’India ha anche chiesto esenzioni dalle principali leggi dell’Ue sul clima, tra cui la tassa sul carbonio alle frontiere (CBAM), richiesta che Bruxelles avrebbe respinto.
Realisticamente la risoluzione dei colloqui potrebbe slittare ad inizio del 2026, con l’obiettivo di finalizzare un accordo prima del vertice Ue-India, probabilmente previsto per gennaio. Una delegazione di eurodeputati del Parlamento europeo, che si è recata in visita in India a inizio novembre, ha definito incoraggianti le discussioni. L’eurodeputato liberale irlandese Barry Cowen ha suggerito che Delhi sembra disposta ad abbassare le elevate tariffe sugli alcolici, attualmente al 150%, ai livelli concordati con il Regno Unito, al 75% all’entrata in vigore dell’accordo e al 40% in 10 anni.
