I 4 maggiori gruppi parlamentari - PPE, S&D Liberali e Verdi - hanno minacciato di bloccare i negoziati sul prossimo bilancio da 2.000 miliardi di euro.
I 4 gruppi politici che sostengono la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, al Parlamento europeo hanno minacciato di bloccare i negoziati sul prossimo bilancio dell’Ue da 2.000 miliardi di euro, a meno che non vengano apportate 7 modifiche fondamentali alla proposta originale. La Commissione europea ha presentato a luglio il suo piano di revisione del bilancio pluriennale 2028-2034. La proposta prevede la fusione dei fondi regionali e agricoli in piani nazionali centralizzati per un valore di 865 miliardi di euro, con grande disappunto delle regioni, degli agricoltori, dei ministri dell’agricoltura e dei legislatori dell’Ue. Gli eurodeputati minacciano di bloccare i negoziati a meno che non vengano apportate modifiche entro il 12 novembre, data in cui i legislatori discuteranno la proposta nella sessione plenaria a Bruxelles.
Il co-negoziatore del Parlamento Siegfried Mureșan, vicepresidente del PPE, ha dichiarato che le parti hanno concordato richieste comuni, aggiungendo che la Commissione europea è pronta “a livello tecnico” a rivedere il progetto di bilancio. Nella lettera inviata a von der Leyen dagli eurodeputati, i legislatori avvertono che ingenti quantità di fondi non assegnati potrebbero portare a “frammentazione, dissolidarizzazione e finanziamento di 27 piani nazionali disparati”. 
Essi vogliono inoltre mantenere il ruolo delle regioni e delle autorità locali nella supervisione dei sussidi regionali, che secondo il nuovo piano sarebbero trasferiti ai governi nazionali. Inoltre, gli eurodeputati mettono in guardia da un “deficit democratico” qualora i sussidi regionali fossero subordinati al fatto che i governi nazionali siano sulla buona strada per attuare le riforme approvate da Bruxelles, il cosiddetto “modello riforma-in-cambio-di-denaro” (reform-for-cash-model).
Nella missiva si chiede dunque che la politica agricola comune, che garantisce parità di condizioni agli agricoltori dell’Ue, sia mantenuta separata e si desidera un ruolo più forte per il Parlamento Ue nell’approvazione e nella revisione dei piani di spesa degli Stati membri dell’Ue. Secondo l’attuale proposta di Bruxelles, tali piani devono essere negoziati tra gli Stati membri e l’esecutivo dell’Ue. 
I negoziati sul bilancio sono ancora in fase iniziale e i 27 stanno attualmente valutando la proposta della Commissione europea e presenteranno i propri emendamenti nel 2026. L'Europarlamento ha il potere di respingere la versione definitiva del bilancio, che dovrebbe essere pronta all’inizio del 2027.
