Dopo giorni di attacchi ibridi, Vilnius annuncia la chiusura della frontiera con Minsk e lancia un appello agli alleati NATO e Ue.
La Lituania chiuderà "a tempo indeterminato" il confine con la Bielorussia e abbatterà i palloni aerostatici che violeranno il suo spazio aereo. La decisione è stata presa dopo che alcuni palloni aerostatici hanno violato lo spazio aereo lituano per la terza notte consecutiva. La Lituania condivide un confine di 680 chilometri con la Bielorussia.
A dare l'annuncio era stato dato dal Centro nazionale di gestione delle crisi della Lituania (NKVC). Poi la conferma della premier della Lituania, Inga Ruginiene, dopo la riunione del Consiglio di sicurezza. Rispetto alla chiusura del confine verrà fatta ''eccezione per i diplomatici e i cittadini della Ue che lasciano la Bielorussia", ha affermato la premier. ''In questo modo mandiamo un segnale alla Bielorussia e diciamo che qui non sarà tollerato alcun attacco ibrido, prenderemo tutte le misure più severe per fermare tali attacchi", ha affermato Ruginiene citata dall'emittente pubblica Lrt.
L’episodio è rilevante anche per le modalità utilizzate. I mezzi utilizzati dai bielorussi per entrare nel cielo lituano non sono stati droni, come nei gravi episodi di settembre, ma palloni aerostatici. Questi velivoli sono stati tradizionalmente impiegati dai contrabbandieri per spostare merci tra i 2 valichi di frontiera. Sotto questa copertura, i bielorussi avrebbero tentato di mascherare l’attacco ibrido. Ipotesi che però non ha convinto i lituani. “Sta diventando sempre più chiaro che non si tratta di contrabbando ordinario. Il contrabbando viene utilizzato come copertura per quella che in realtà è un’operazione psicologica ibrida”, aveva dichiarato, prima della chiusura del confine, Deividas Matulionis, consigliere capo per la sicurezza nazionale lituana.
Vilnius non esclude la possibilità di richiedere consultazioni con la NATO in base all'art. 4, ha fatto sapere Ruginiene. L’art. 4 consente ai Paesi dell'Alleanza atlantica di richiedere colloqui ''ogniqualvolta, a giudizio di uno di essi, l’integrità territoriale, l’indipendenza politica o la sicurezza di una delle parti sia minacciata''.
Intanto gli attacchi subiti dal piccolo paese baltico hanno avuto un’eco internazionale; la prima a essere chiamata in causa è stata l’Ue. Durante la conferenza stampa odierna, la portavoce della Commissione europea, Anna-Kaisa Itkonen, ha ricordato che “la chiusura dello spazio aereo è una prerogativa degli Stati membri. Siamo a conoscenza dell’accaduto e restiamo in contatto con la Lituania”. L’episodio potrebbe rappresentare un ulteriore motivo per accelerare la costruzione di quel “muro anti-droni” che l’Ue sta sviluppando in sinergia con la NATO.
