02/10/2025 - In Ue crescono lievemente i rimpatri nel 2° trimestre del 2025.

Effettuati 28.355 rimpatri a fronte di 116.495 ordini di lasciare il territorio comunitario. Il 46,3% dei rimpatri sono stati registrati come forzati.
 
Crescono nel 2° trimestre del 2025 i rimpatri dei cittadini non-Ue: 116.495 persone hanno ricevuto l’ordine di lasciare un Paese dell’Unione europea, mentre solo 28.355 sono effettivamente rientrate nei Paesi terzi a seguito dell’ordine. Rispetto allo stesso periodo del 2024, le espulsioni sono aumentate del 3,6%, mentre i rimpatri verso Paesi terzi hanno registrato un +12,7%. Tuttavia, rispetto al trimestre precedente, gli ordini di allontanamento sono diminuiti del 6,3% e i rimpatri del 0,8%.
 
Tra i Paesi Ue, è la Francia a guidare la classifica con 34.760 ordini di allontanamento, seguita da Spagna (14.545) e Germania (14.095). Anche nei rimpatri effettivi la Francia è in testa (3.685), seguita da Germania (3.445) e Svezia (2.865). A livello Ue, nel 2° trimestre del 2025, circa il 53,7% dei rimpatri verso un Paese terzo sono stati volontari, mentre il 46,3% ha riguardato rimpatri forzati. Se in Repubblica Ceca, Lettonia e Lituania oltre il 90% dei rimpatri è stato registrato come volontario, in Germania e Italia tutti i rimpatri segnalati sono stati forzati.
 
La maggior parte dei cittadini extracomunitari a cui è stato ordinato di lasciare un Paese membro provenivano da Algeria (9.805 unità), Marocco (7.085), Turchia (6.310), Siria (5.465) e Mali (4.720).  Ad essere rimpatriati invece, sono stati per la maggior parte cittadini georgiani (2.460), turchi (2.020), albanesi (1.945), moldavi (1.210) e siriani (1.140).