30/09/2025 - Bruxelles lancia i Conti di risparmio ed investimento Ue.

I Conti di risparmio e investimento (SIA) promettono rendimenti superiori ai depositi bancari. Pronto anche un piano di alfabetizzazione finanziaria per i cittadini europei.
 
La Commissione  europea ha presentato una strategia per rafforzare l'educazione finanziaria dei cittadini europei e per introdurre un nuovo strumento comune di investimento: i Conti di risparmio e investimento europei (SIA, acronimo di Savings and investment accounts). "Con i Conti di risparmio e investimento europei, i cittadini potranno ottenere rendimenti migliori" sostenendo "finanziamento delle imprese dell'Ue", " crescita economica" e "creazione di posti di lavoro", afferma la commissaria ai Servizi finanziari, Maria Luís Albuquerque.
 
La strategia per l’alfabetizzazione finanziaria "mira ad aiutare i cittadini a prendere decisioni finanziarie ponderate, migliorando in ultima analisi il loro benessere, la loro sicurezza finanziaria e la loro indipendenza". Secondo Bruxelles, "con la giusta combinazione di conoscenze e competenze finanziarie, i cittadini possono gestire meglio il loro budget, evitare truffe e frodi, risparmiare in modo più efficiente e sentirsi meglio attrezzati per investire per il loro futuro".
 
La strategia, che rientra nella futura Unione del Risparmio e degli Investimenti, punta da un lato a migliorare le competenze finanziarie dei cittadini. L’idea è collaborare con gli Stati membri per diffondere programmi di alfabetizzazione, strumenti didattici e campagne di sensibilizzazione, con l’obiettivo di aiutare famiglie e individui a gestire meglio il bilancio, risparmiare di più e pianificare investimenti a lungo termine. Al momento si stima che solo il 18% della popolazione europea abbia un’alta alfabetizzazione finanziaria. Dall’altro lato, la Commissione propone un modello comune per i Conti di risparmio e investimento, che consentirà ai cittadini di mettere a frutto i propri risparmi con accesso facilitato a prodotti finanziari diversificati, garantendo al contempo un quadro regolamentare uniforme nell’Ue.
 
I SIA offriranno condizioni trasparenti, comparabilità dei costi e una base di protezione per i consumatori. Secondo Bruxelles, lo strumento permetterà di canalizzare più risorse verso le imprese europee, sostenendo la crescita economica, la creazione di posti di lavoro e la transizione verde e digitale. Un ruolo chiave sarà svolto dagli incentivi fiscali, che verranno armonizzati a livello europeo pur mantenendo margini di adattamento nazionale. Quadri di SIA sono già stati introdotti in alcuni Stati membri, ricorda la Commissione Ue: oltre all’Italia con i Pir, in Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Ungheria, Italia, Lettonia, Lituania, Slovacchia e Svezia. Le caratteristiche specifiche di queste iniziative variano però in modo significativo. Anche altri Paesi dell'Ue hanno annunciato l’intenzione di introdurre tali quadri a partire dal 2026, sebbene le caratteristiche specifiche di queste iniziative possano variare in modo significativo.