Solo 7 Paesi hanno raggiunto il target del 90%: Polonia, Portogallo, Belgio, Romania, Repubblica Ceca, Francia e Italia.
Le riserve di gas negli impianti di stoccaggio europei hanno raggiunto l’82,32% della capacità in vista della stagione invernale, un livello rassicurante ma inferiore sia alla media degli ultimi 5 anni sia al dato record dello scorso anno. Nel 2023 l’Unione europea raggiungeva l’obiettivo del riempimento del 90% degli impianti di stoccaggio di gas prima dell’inverno già a ferragosto, l'anno scorso la quota è stata raggiunta il 22 agosto. Quest’estate, Bruxelles ha allentato i vincoli per raggiungere il target, concedendo ai Paesi membri più tempo per prepararsi alla stagione fredda. Secondo i dati di Gas Infrastructure Europe (GIE), al 27 settembre solo 7 Paesi hanno già superato la soglia del 90%.
Tra i virtuosi si va dal 100,51% della Polonia al 91,25% della Francia. In mezzo figurano Portogallo, Belgio, Romania, Repubblica Ceca e Italia. Quest’ultima, ha già riempito gli impianti di stoccaggio al 91,96%. Tra chi non ha ancora raggiunto il 90% invece, stupiscono in particolare la Danimarca, ferma al 47,85%, e la Lettonia, al 55,48%. I dati riguardano solo 19 Paesi membri, perché Cipro, Estonia, Finlandia, Grecia, Irlanda, Lituania, Lussemburgo, Malta e Slovenia non dispongono di impianti di stoccaggio del gas.
A luglio, Parlamento e Consiglio dell’Ue hanno dato il via libera alla proroga delle norme sullo stoccaggio del gas fino al 2027, aprendo però ad alcune flessibilità rispetto alla legislazione varata nel 2022 in seguito all’aggressione della Russia in Ucraina. Gli Stati membri possono raggiungere l’obiettivo del 90% di riempimento in qualsiasi momento tra il 1° ottobre e il 1° dicembre. Una volta raggiunto il target, non è più obbligatorio mantenerlo fino al 1° dicembre. Inoltre, in alcune condizioni specifiche del mercato, gli Stati membri potranno derogare il raggiungimento di tale obiettivo fino a 10 punti percentuali.