25/09/2025 - Accordo tra Consiglio e Parlamento europeo per la semplificazione di InvestEU.

I negoziatori hanno raggiunto un accordo provvisorio per la sburocratizzazione del programma. Le modifiche sono state introdotte per accelerare investimenti pubblici e privati per competitività, difesa e transizione energetica.
 
La presidenza del Consiglio e i negoziatori del Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo provvisorio per rivedere il programma InvestEU, con l’obiettivo di semplificarne il funzionamento e rafforzare la capacità dell’Unione di mobilitare investimenti pubblici e privati. La riforma, parte del pacchetto legislativo “Omnibus II”, punta a ridurre gli oneri amministrativi e a garantire maggiore sostegno a settori strategici, dalla competitività industriale alla transizione verde.
 
“Oggi è un giorno positivo per le imprese europee e per l’Ue nel suo complesso”, ha dichiarato Marie Bjerre, ministro degli Affari europei della Danimarca. “In tutta l’Unione, le aziende si trovano ad affrontare crescenti oneri normativi e un accesso limitato ai finanziamenti. Questo accordo è un primo passo necessario per invertire questa rotta. Se vogliamo che l’Europa rimanga competitiva, abbiamo bisogno di meno complessità, regole più intelligenti e investimenti più consistenti. E dobbiamo proseguire con ulteriori azioni”.
 
Dello stesso avviso Morten Bødskov, ministro danese dell’Industria, che ha sottolineato come “la relazione Draghi non ha lasciato dubbi sul fatto che l’Europa abbia un disperato bisogno di maggiori investimenti. Viviamo in un mondo in cui paesi come Cina e Stati Uniti stanno correndo a perdifiato. Oggi, siamo proprio in grado di raggiungere questo obiettivo. Con questo accordo, mobiliteremo almeno altri 50 miliardi di euro di investimenti tramite InvestEU. Allo stesso tempo, stiamo riducendo la burocrazia per le aziende che richiedono i fondi e per i partner esecutivi. Nel complesso, questo è un giorno positivo per la competitività europea”.
 
La Commissione europea ha accolto con favore l’intesa, sottolineando che la riforma “rafforza InvestEU, lo strumento faro dell’Ue per gli investimenti, grazie all’aumento della garanzia dell’Ue di 2,9 miliardi di euro”, che permetterà di “sbloccare circa 55 miliardi di euro di investimenti pubblici e privati aggiuntivi” e di destinare “ulteriori 40 milioni di euro al polo di consulenza InvestEU".
Quasi il 40% delle operazioni in corso è legato a progetti climatici, e con le nuove risorse Bruxelles punta a sostenere sopratutto progetti connessi alla “Bussola per la competitività” e al “Patto per l’industria pulita”. La revisione del regolamento, inoltre, alleggerirà gli obblighi di rendicontazione per i partner attuatori, con un risparmio stimato di circa 350 milioni di euro, semplificherà la definizione di Pmi e ridurrà gli adempimenti amministrativi per le operazioni di importo inferiore a 300.000 euro.
 
L’accordo provvisorio dovrà ora essere approvato formalmente da Consiglio e Parlamento. Fa seguito all’invito dei leader europei, che nei Consigli di fine 2024 e inizio 2025 hanno chiesto di accelerare la cosiddetta “rivoluzione della semplificazione”, richiamata nelle relazioni di Enrico Letta e Mario Draghi, per garantire un quadro normativo più chiaro e favorevole alle imprese.