22/09/2025 - La Commissione europea adotta il 19° pacchetto di sanzioni contro la Russia.

Il pacchetto contiene la proposta di anticipare a gennaio 2027 il divieto di importazione di GNL russo. Le misure restrittive vertono su energia, banche e criptovalute, e sulla "flotta ombra" del Cremlino.
 
La Commissione europea ha adottato ufficialmente il 19° pacchetto di sanzioni contro la Russia. Ad annunciato è stata la portavoce Paula Pinho, mentre le misure sono state presentate dalla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, e dall'Alta rappresentante Ue per gli affari esteri, Kaja Kallas. “È arrivata l'ora di chiudere i rubinetti del gas dalla Russia", ha detto von der Leyen presentando il nuovo pacchetto sanzionatorio.
Se “le minacce alla nostra Unione aumentano, noi rispondiamo aumentando la pressione”, ha proseguito von der Leyen. Alla fine, la stretta sugli import energetici dalla Russia è arrivata: “Abbiamo risparmiato energia, diversificato le forniture e investito in fonti a basse emissioni di carbonio come mai prima d’ora”, ha assicurato la leader rivelando il divieto di importazione di GNL russo a partire dal 1° gennaio 2027. Un anno prima dunque, rispetto al calendario previsto dal programma REPowerEU.
 
In più, von der Leyen ha annunciato l’abbassamento al tetto sul prezzo del petrolio russo a 47,6 dollari al barile. L’Unione stringe le maglie sulle principali compagnie energetiche del Cremlino: Rosneft e Gazprom Neft saranno “soggette al divieto totale di transazioni“, mentre saranno congelati i beni sul territorio europeo a “raffinerie, commercianti di petrolio e società petrolchimiche nei Paesi terzi, compresa la Cina”. Nella lista nera dell’Ue finiscono altre 118 navi della "flotta ombra" con cui il Cremlino aggira le sanzioni sul greggio. In totale, Bruxelles ha individuato e sanzionato oltre 560 imbarcazioni.
 
La seconda traccia seguita dalla Commissione europea sono le “scappatoie finanziarie utilizzate da Mosca per eludere le sanzioni”. E dunque, divieti di transazioni per altre banche in Russia e in Paesi terzi e “per la prima volta le nostre misure restrittive colpiranno le piattaforme per le criptovalute“. Infine, come sottolineato dall’Alta rappresentante Ue Kallas, “dobbiamo interrompere le forniture all’industria militare russa, in modo che non possa alimentare la sua macchina da guerra”. Il nuovo pacchetto aggiunge ulteriori prodotti chimici, componenti metallici, minerali ai divieti di esportazione. “Stiamo rafforzando i controlli sulle esportazioni verso entità russe, cinesi e indiane“, ha spiegato Kallas: nell’elenco delle misure restrittive finiscono 45 nuove società in Russia e in Paesi terzi.
 
Parallelamente, von der Leyen ha annunciato che “presto” la Commissione europea presenterà una proposta per l’utilizzo dei profitti generati dagli asset russi congelati in Ue per finanziare la spesa militare dell’Ucraina. La presidente della Commissione europea si è rivolta alle capitali: “Conto ora su di voi per un’adozione rapida del pacchetto”.