17/09/2025 - L'appello dell'Italia (e altri 3 Stati membri) sull'allargamento; piu' chiarezza e semplificazione per l'adesione all'Ue.

La richiesta arriva dai ministri degli Esteri direttamente alla commissaria Kos.
 
In una lettera recapitata alla commissaria europea all'Allargamento, Marta Kos, i ministri degli Esteri di Italia, Germania, Austria e Slovenia chiedono di "fare di più" per rilanciare il processo di allargamento dell'Ue offrendo "un percorso chiaro verso l'adesione per i paesi candidati e potenziali candidati". Nella missiva si ribadisce la "necessità strategica" dell'allargamento dell'Ue specialmente alla luce dell'invasione russa dell'Ucraina che "ha modificato radicalmente l'architettura di sicurezza dell'Europa". I ministri riconoscono "alcuni passi positivi compiuti nella giusta direzione in particolare nel contesto di un'integrazione graduale", ma sottolineano la necessità di "fare di più".
 
"In un contesto di crescente competizione per l'influenza nel nostro vicinato, l'Unione Europea deve offrire un percorso chiaro verso l'adesione per i paesi candidati e potenziali candidati, riaffermando al contempo il suo ruolo di attore affidabile e proattivo" osservano i ministri che esortando la Commissione a "elaborare ulteriori proposte per semplificare e snellire la metodologia di allargamento dei negoziati di adesione, garantendo condizioni di parità per tutti i candidati" fermo restando l'impegno per "un processo di allargamento basato sul merito". "Solo un processo di allargamento credibile incoraggerà i paesi candidati ad adottare e attuare le riforme necessarie", conclude la missiva.
 
"L'Unione continua a nutrire preoccupazione per la situazione dello stato di diritto nei paesi candidati dei Balcani, Albania, Serbia, Montenegro e Macedonia del Nord, nonostante i notevoli progressi compiuti in questo ambito. L'interferenza nei procedimenti giudiziari, la pressione sui funzionari che indagano sulla corruzione e la politicizzazione degli enti di regolamentazione dei media continuano, il che è inaccettabile", ha affermato Kos in una conferenza stampa a margine dell'ultima riunione del Consiglio Affari generali dell'Ue, che verteva proprio sullo stato di diritto dei paesi candidati.