09/09/2025 - Difesa, via ai fondi SAFE: all'Italia andranno 14,9 miliardi di euro.

A Roma è indirizzato il 5° contributo più alto. Bruxelles attende i piani dettagliati entro fine novembre.
 
La Commissione europea ha annunciato la ripartizione provvisoria dei 150 miliardi di euro del programma SAFE (Security Action for Europe) per rafforzare le capacità di difesa dell’Unione Europea. Si tratta del primo passo operativo di un’iniziativa che punta a sostenere i 19 Stati membri nell’acquisto congiunto di equipaggiamenti militari e a rafforzare la base industriale europea della difesa. Otre all’Italia, nella lista figurano Belgio, Bulgaria, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Grecia, Spagna, Francia, Croazia, Cipro, Lettonia, Lituania, Ungheria, Polonia, Portogallo, Romania, Slovacchia e Finlandia.
 
All'Italia andranno 14,9 miliardi di euro dei 150 miliardi complessivi. Al primo posto spicca la Polonia, con 43,7 miliardi allocati, seguita da Romania (16,8), Francia e Ungheria, (con 16,2 miliardi ciascuna). Le cifre sono ad ogni modo preliminari, dato che ora ogni Paese dovrà fornire un "piano dettagliato" (entro novembre) su come intende mettere a terra i finanziamenti. A quel punto i tecnici della Commissione Ue studieranno le carte per essere sicuri che i progetti rispecchino i criteri previsti dal regolamento. Se tutto procede secondo i piani, il Consiglio europeo approverà entro la fine dell'anno e i soldi inizieranno ad essere trasferiti agli Stati membri, all'incirca entro il 1° trimestre del 2026. 
 
“Stiamo diventando una vera e propria banca della difesa“, sottolinea il commissario per la Difesa, Andrius Kubilius, nel corso della conferenza stampa tenuta per l’occasione. La ripartizione dei fondi, spiega, “si basa sulle richieste dei Paesi, non c’è alcun parametro” se non quello degli interesse manifestati dalle capitali. “Questa quantità significativa contribuirà a scoraggiare i nostri nemici e a rafforzare la difesa europea”, sostiene.
“Questa Commissione prende il riarmamento dell’Europa sul serio”, gli fa eco Henna Virkkunen, vicepresidente esecutiva per la Sicurezza e la democrazia. Lo dimostra il fatto che nella proposta di nuovo quadro pluriennale (MFF 2028-2034), dove con 131 miliardi di euro complessivi “abbiamo aumentato di 5 volte le risorse per la difesa”.