Macron: "26 Paesi si sono impegnati per truppe in Ucraina", se Mosca rifiuta il negoziato "adotteremo ulteriori sanzioni insieme agli Stati Uniti".
Dopo il bilaterale di ieri con presidente francese Emmanuel Macron, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha partecipato a Parigi alla riunione della Coalizione dei Volenterosi a sostegno dell'Ucraina. "Ringrazio tutti per questo lavoro importante, per il sostegno al nostro popolo e per la disponibilità a continuare a stare accanto all'Ucraina e ad aiutarci a proteggere vite", ha dichiarato Zelensky in un post su X al termine del vertice, ringraziando in particolar il presidente statunitense Donald Trump: "Vorrei dare un ringraziarlo per tutti i suoi sforzi per porre fine a questa guerra e per la disponibilità dell’America a fornire supporto all’Ucraina".
Il vertice è stato co-presieduto da Macron e dal primo ministro britannico Keir Starmer in collegamento video, così come la premier italiana Giorgia Meloni, il cancelliere tedesco Friedrich Merz e il premier spagnolo Sanchez, e i leader di Albania, Australia, Bulgaria, Canada, Cipro, Croazia, Estonia, Giappone, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Montenegro e Norvegia. Ha partecipato anche il segretario generale della Nato, Mark Rutte, che aveva già precisato alla vigilia che l'Alleanza atlantica non avrà un ruolo nelle garanzie di sicurezza a Kiev.
Zelensky ha sottolineato l’importanza di rafforzare la sicurezza del Paese e di aumentare la pressione sulla Russia: "La Russia sta facendo tutto il possibile per prolungare il processo negoziale e continuare la guerra. Il sostegno all’Ucraina deve essere aumentato e la pressione sulla Russia intensificata". Il leader ucraino ha inoltre confermato che "sono in corso i preparativi per il 19° pacchetto di sanzioni dell’Ue", aggiungendo che "il vertice della Coalizione dei Volenterosi ha visto la partecipazione di leader in presenza e online, oltre 30 Paesi, tutti uniti dallo stesso obiettivo: porre fine a questa guerra con una pace affidabile e una sicurezza a lungo termine".
Al vertice è stato raggiunto un accordo sul quadro generale del piano di garanzie di sicurezza. "L’intenzione è chiara: porre fine a questa guerra il prima possibile e aprire la strada a negoziati diplomatici, garantendo al tempo stesso la sicurezza a lungo termine dell’Ucraina". Zelensky ha sottolineato che il presidente russo Vladimir Putin "ha finora respinto tutti gli appelli ai negoziati di pace" e che, nonostante ciò, "pensiamo che le sanzioni stiano avendo un impatto, contrariamente a quanto sostiene qualcuno". Ha ribadito che "un esercito ucraino forte è l’elemento centrale delle garanzie di sicurezza" e ha spiegato che i leader stanno definendo i contributi dei singoli Paesi, con "passi concreti" previsti per addestramento, produzione e approvvigionamento di armi, oltre a cooperazione in ambito cibernetico e difesa aerea.
Per Zelensky le linee di produzione di armi europee devono operare "a pieno regime" per sostenere la resistenza ucraina e ha sottolineato che, durante la telefonata con Trump, si è discusso della necessità di aumentare la pressione su Mosca. "Tutti concordano sul fatto che la Russia stia respingendo l’iniziativa di pace", ha affermato Zelensky, ribadendo che un esercito ucraino forte sarà "centrale per qualsiasi garanzia di sicurezza nel periodo post-bellico".
Il sostegno americano alle garanzie di sicurezza per l'Ucraina, sponsorizzate dall'Europa per il dopo cessate il fuoco o accordo di pace con la Russia, sarà finalizzato "nei prossimi giorni", ha dichiarato il capo dell'Eliseo, annunciando che "26 paesi hanno firmato per contribuire alla sicurezza dell'Ucraina dopo un cessate il fuoco o un accordo di pace con la Russia".