01/09/2025 - La Commissione europea erogherà tutti i 150 miliardi di euro in prestiti per la difesa SAFE.

L’annuncio di Von der Leyen sul programma legato a RearmEU. I prestiti saranno utilizzati anche per l’industria della difesa ucraina.
 
La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha annunciato venerdì 29 agosto che tutti i 150 miliardi di euro disponibili nel programma di prestiti per la difesa SAFE “hanno raggiunto la piena sottoscrizione”, in seguito alle richieste di 19 Stati membri. “Sono molto lieta che 19 Stati membri, tra cui la Lettonia, abbiano ora richiesto il sostegno di SAFE. Molti Stati membri hanno indicato che lo utilizzeranno anche per sostenere l’industria della difesa ucraina. Si tratta quindi di un vero successo europeo”. SAFE fa parte del piano industriale per la difesa da 800 miliardi di euro lanciato dall’Unione europea. Von der Leyen ha insistito sul fatto che “si tratta di un appalto congiunto. Ciò significa difesa aerea e missilistica, difesa cibernetica e, naturalmente, droni“.
 
Alla fine di luglio, 18 Paesi dell’Unione Europea avevano formalmente espresso interesse a sottoscrivere prestiti per la difesa nell’ambito del programma di azione per la sicurezza in Europa (SAFE), con offerte per un importo pari ad almeno 127 miliardi di euro. Con l’annuncio di von der Leyen, l’esecutivo Ue ha segnalato che la dotazione complessiva sarà distribuita tra i 19 Paesi, con l’assegnazione finale basata sui loro piani e sulle loro offerte minime e massime. Gli Stati membri dell'Ue avranno tempo fino alla fine di novembre per specificare esattamente come intendono utilizzare i fondi richiesti.
 
Von der Leyen ha poi spiegato che “ora abbiamo 3 compiti da portare avanti. In primo luogo, a ottobre faremo il punto della situazione insieme al Consiglio europeo con la nostra tabella di marcia per la preparazione al 2030. Esamineremo quindi le lacune in termini di capacità e le modalità per colmarle”. In secondo luogo, "entro il 2030 il nostro obiettivo è rafforzare in modo significativo le nostre capacità di difesa e colmare le lacune". Infine, “contribuiremo a garantire che l’Ucraina disponga di garanzie di sicurezza incrollabili”.