Accordo raggiunto al termine del summit stroardinario in Scozia tra i presidenti von der Leyen e Trump. Bruxelles soddisfatta: "Zero dazi su prodotti strategici".
Dopo mesi di trattative e tensioni crescenti, l’Unione europea e gli Stati Uniti hanno finalmente raggiunto un accordo che evita una guerra commerciale. L’intesa è stata siglata domenica 27 luglio nel resort scozzese di Turnberry, proprietà di Donald Trump, alla presenza del capo di Stato USA e della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. L’accordo prevede un dazio forfettario del 15% su gran parte delle esportazioni europee verso gli Stati Uniti. In cambio, Bruxelles ha ottenuto l’esenzione da dazi su alcuni prodotti - come componenti aeronautici, farmaci generici e alcune sostanze chimiche - e la garanzia che l’aliquota non salirà al 30%, come minacciato da Trump nelle scorse settimane.
Parlando ai media al termine dell’incontro, von der Leyen ha definito l’intesa un passo verso “maggiore stabilità e sicurezza della pianificazione” per le imprese. Trump, da parte sua, ha presentato l’intesa come “il più grande accordo commerciale di sempre”, sottolineando le concessioni ottenute da Bruxelles: l’Ue acquisterà energia americana per un valore complessivo di 750 miliardi di dollari nei prossimi 3 anni, oltre ad armamenti per “centinaia di miliardi”, e investirà circa 600 miliardi di dollari negli Stati Uniti. Inoltre, Bruxelles si impegna ad azzerare i dazi sulle automobili americane, oggi al 10%.
Dall’intesa l’Unione europea ottiene innanzitutto la mancata stangata di dazi generalizzati del 30% dall’1 agosto minacciati dall’amministrazione americana. Era questo del resto l’obiettivo del negoziato, e in tal senso l’Ue può dirsi soddisfatta. Dall’accordo l’Ue ottiene anche la riduzione dei dazi sulle auto, settore caro alla Germania, ridotti dal 27,5% al regime standardizzato del 15%.
Restano al momento fuori dall’intesa gli alcolici, su cui si tornerà nei prossimi giorni, e il settore siderurgico, comunque mai parte del negoziato in corso. Per acciaio e alluminio resterà un sistema di quote, oltre le quali scatteranno dazi del 50%.
Bruxelles ha tuttavia ottenuto l’apertura di un canale negoziale per la definizione di un possibile contingente tariffario: “Si continuerà a negoziare una quota con dazio ridotto”, ha dichiarato von der Leyen, lasciando intendere che il tema verrà affrontato in una fase successiva con l’obiettivo di attenuare l’impatto sulle esportazioni europee, già penalizzate dal precedente pacchetto di misure americane introdotte nella primavera del 2024.
Fonti diplomatiche europee hanno confermato che, alla luce dell’intesa raggiunta a Turnberry, il pacchetto di ritorsione da 93 miliardi di euro da attivare sui beni statunitensi sarà probabilmente sospeso. L’elenco delle contromisure, concordato dagli Stati membri dell’Ue la scorsa settimana, sarebbe dovuto entrare in vigore il 7 agosto. Gli ambasciatori dei 27 Paesi si riuniranno nella giornata di martedì 29 luglio per discutere formalmente l’accordo e valutarne la ratifica.