L'incontro si terrà a Istanbul, come i 2 precedenti cicli di negoziati.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato che domani (mercoledì 23 luglio) a Istanbul si terrà un nuovo round di colloqui diplomatici diretti tra Russia e Ucraina. Tuttavia, da parte russa non è ancora arrivata una conferma ufficiale. Un annuncio formale da parte del Cremlino verrà dato dopo la definizione di un calendario preciso e condiviso tra le parti, come ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov.
Nello specifico, Zelensky ha annunciato di avere incaricato Andriy Yermak, capo dell’ufficio presidenziale, di formare una delegazione negoziale guidata dall’ex ministro della Difesa e attuale segretario del Consiglio per la difesa e la sicurezza nazionale, Rustem Umerov. Il presidente ucraino ha affermato di avere già discusso con Umerov dei preparativi per un eventuale scambio di prigionieri e per l’incontro con la controparte russa, programmato nella città turca.
Secondo fonti, i colloqui si svolgeranno a porte chiuse e i dettagli ufficiali su orario, luogo e composizione delle delegazioni non sono stati ancora resi noti. I 2 precedenti cicli di negoziati russo-ucraini tenutisi in Turchia tra il 26 maggio e il 2 giugno hanno portato a uno scambio di 2.000 prigionieri, con particolare priorità ai feriti gravi e ai giovani, alla restituzione dei corpi di 6.000 caduti e a un accordo per la tenuta di un 3° round di negoziati a Istanbul. Tuttavia, sinora non si sono intravisti passi concreti per una soluzione diplomatica e porre fine all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia.
La distanza tra le due parti rimane massima. Dopo l’ultimo round di colloqui, la Russia aveva pubblicato un memorandum che indicava condizioni per la fine dei combattimenti quasi impossibili da accettare per Kiev. Queste includono il “completo ritiro delle forze” di Kiev dalle 4 regioni dell’Ucraina - Donetsk, Luhansk, Zaporizhzhia e Kherson - che Mosca rivendica come proprie. Mosca ha chiesto inoltre il riconoscimento internazionale dei territori che ha occupato illegalmente dal 2014, compresa la penisola di Crimea, e la rinuncia esplicita da parte dell’Ucraina del processo di adesione alla NATO.
Di converso, il memorandum contenente le condizioni ucraine per la cessazione del conflitto includono un cessate il fuoco per proseguire i negoziati. Inoltre, si chiede lo scambio reciproco di prigionieri di guerra, la restituzione dei bambini rapiti dalla Russia e il rilascio di tutti i prigionieri civili.