16/07/2025 - Qfp 2028-2034, la Commissione europea avanza la proposta di bilancio per 2.000 miliardi di euro.

L'esrcutivo Ue ha presentato le sue scelte sul prossimo bilancio che stabilirà le future priorità di spesa dell'Unione; dalla cultura alle infrastrutture, dalla difesa alla coesione e all'agricoltura.
 
La Commissione europea ha proposto il Quadro finanziario pluriennale (Qfp) 2028-2034 più grande della storia dell’Unione Europea per un ammontare complessivo di circa 2.000 miliardi di euro, pari all’1,26% del Reddito nazionale lordo (RNL); si tratta di una cifra ben superiore al bilancio attuale, che ammonta all’1,13% del RNL dell’Ue. “Il prossimo Qfp sarà il più ambizioso mai proposto. È più strategico, più flessibile, più trasparente, e stiamo investendo di più nella nostra capacità di risposta e di più nella nostra indipendenza”, ha affermato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, intervenendo in conferenza stampa al termine del lungo collegio dei commissari che ha approvato la proposta.
 
Secondo quanto si evince dalla documentazione fornita dalla Commissione europea, il nuovo Qfp semplifica la struttura del bilancio riducendo le rubriche da 7 a 4, organizzate attorno a 3 grandi pilastri: i Piani di Partenariato nazionali e regionali, il Fondo per la Competitività, il programma Global Europe. A questi si affianca la voce tradizionale sull’amministrazione. Come sottolineato dalla Commissione Ue, l’obiettivo è garantire maggiore coerenza, reattività e impatto trasversale.
 
Il nuovo Qfp conferma, a detta della Commissione Ue, il ruolo centrale della coesione e della politica agricola, attuate attraverso piani unificati per ciascuno Stato membro. Questi integreranno interventi su occupazione, competenze, inclusione sociale, sviluppo rurale, agricoltura e pesca. Previsti 300 miliardi di euro per gli agricoltori e 2 miliardi per i pescatori, compresa una riserva agricola rafforzata. Almeno il 14% delle dotazioni nazionali sarà vincolato a obiettivi sociali: inclusione, lotta alla povertà, competenze. Inoltre, sarà garantito un livello minimo di finanziamento per le regioni meno sviluppate.
 
La proposta dell'esecutivo Ue prevede anche un nuovo Fondo europeo per la competitività con una dotazione di 409 miliardi di euro. Secondo la Commissione esso sarà la leva principale per rilanciare industria, innovazione e autonomia strategica. Il fondo opererà con una logica unificata e semplificata, in coordinamento con il programma Horizon Europe (175 miliardi). Le priorità del fondo includono: tecnologie pulite e digitali, biotecnologie e salute, difesa e spazio, con 131 miliardi di euro (5 volte più rispetto al Qfp precedente). In merito, il commissario al Bilancio, Piotr Serafin, ha sottolineato che “difesa e spazio sono al centro di una nuova autonomia industriale europea”, precisando che, per questi settori “intendiamo quintuplicare gli investimenti”.
 
Per rispondere a shock futuri, la Commissione Ue propone un meccanismo di crisi capace di mobilitare fino a 400 miliardi di euro in prestiti agli Stati membri. Rafforzata anche la protezione civile e la preparazione sanitaria, con un budget quintuplicato. “Abbiamo imparato dal Covid, dagli incendi, dalle alluvioni: le crisi non aspettano. Serve una risposta europea rapida e strutturata”, ha ricordato Serafin.
Il programma Global Europe disporrà di 200 miliardi di euro e includerà una riserva da 15 miliardi per reagire a crisi esterne. Sarà lo strumento principale per l’allargamento, la diplomazia e gli aiuti ai Paesi terzi. A parte, la Commissione ha proposto 100 miliardi per l’Ucraina nel periodo 2028–2034, da mobilitare in modo flessibile secondo le necessità della ricostruzione. “È un impegno a lungo termine, che riflette la nostra solidarietà con l’Ucraina e la nostra volontà di costruire partenariati strategici”, ha detto Serafin.
 
Con un Erasmus+ rafforzato (aumentato del 50% rispetto a quello attuale) e il nuovo programma AgoraEU, il nuovo Qfp investirà in educazione, cultura, media, democrazia e libertà civili. L’obiettivo è tutelare i valori fondanti dell’Unione in un’epoca di polarizzazione crescente.
Come indicato da von der Leyen, il nuovo Qfp sosterrà la società civile con diversi programmi. Ad esempio, sia i Partenariati Nazionali e Regionali che il Fondo per la Competitività sosterranno le attività LIFE (per l’ambiente, la biodiversità e l’economia circolare). Inoltre, il nuovo programma Agora-UE si basa su Europa Creativa e CERV. “Sosterrà la libertà dei media, i valori, i diritti civili, la democrazia e la diversità. Finora per i Piani di Partenariato Nazionale e Regionale”, ha precisato la presidente della Commissione.
 
Un tema cruciale riguarda le nuove risorse proprie proposte dalla Commissione. Per sostenere le nuove ambizioni e ripagare i debiti del NextGenerationEU, von der Leyen propone 5 nuove risorse proprie, per un totale stimato di 58,5 miliardi di euro annui.  Secondo von der Leyen, l’obiettivo delle nuove risorse proprie è semplice: “dobbiamo rimborsare i prestiti condivisi per la ripresa e soddisfare le nostre priorità moderne. E, cosa più importante, vogliamo mantenere stabili i contributi nazionali. Questo bilancio tutela la capacità di bilancio degli Stati membri. Con queste nuove risorse proprie, riduciamo l’onere sui bilanci nazionali, coniugando così ambizione e responsabilità”.
 
Da notare che per il rimborso dei prestiti dell’Ue destinati al NextGenerationEu (Recovery fund), che inizieranno a partire dal 2028 e andranno avanti fino al 2058, la Commissione propone un importo annuale fisso tra il 2028 e il 2034, comprensivo di interessi e capitale, pari a 24 miliardi di euro all’anno a prezzi correnti. Ciò significa un costo complessivo di 168 miliardi di euro.
Per quanto riguarda le risorse proprie è stato proposto quanto segue: ETS1 (Emission Trading System), circa 9,6 miliardi di euro all’anno; CBAM (Carbon Border Adjustment Mechanism), circa 1,4 miliardi di euro all’anno; rifiuti elettronici non raccolti, 15 miliardi di euro all’anno; accisa sui prodotti del tabacco, circa 11,2 miliardi di euro all’anno: contributo aziendale CORE, circa 6,8 miliardi di euro all’anno.
 
La proposta sarà ora discussa in sede di Consiglio e Parlamento europeo. L’adozione del regolamento per il Qfp 2028-2034 richiederà l’unanimità tra i 27 Stati membri. Le nuove risorse proprie dovranno essere approvate da ciascun Paese secondo le rispettive norme costituzionali.