15/07/2025 - Pubblicata l'European Innovation Scoreboard 2025, l'Italia è al 14° posto in Ue.

Dalla digitalizzazione alla banda ultralarga, l’Italia sale nel ranking con una performance sopra la media nella categoria "innovatori moderati".
 
Le prestazioni dell’Unione europea in materia di innovazione sono migliorate di 12,6 punti percentuali dal 2018. In questo periodo, tutti gli Stati membri dell’Ue hanno aumentato le loro prestazioni in materia di innovazione, anche se la misura in cui sono migliorate varia molto. Tra il 2024 e il 2025, i progressi però sono diminuiti marginalmente di 0,4 punti percentuali. Più precisamente, in questo periodo i risultati dell’innovazione sono aumentati in 13 Stati membri, mentre 14 hanno registrato un calo. L’Italia, negli ultimi 7 anni è stata classificata come “innovatore moderato”, con un indice pari a 93% della media Ue, e nel 2025 si è posizionats al 14° posto tra gli Stati membri, cioè un aumento di 15.4 pp rispetto al 2018 e del 3,4 pp rispetto al dato del 2024.
 
Tutti queste rilevazioni sono contenute nell'annuale European Innovation Scoreboard (EIS; quadro di valutazione dell’innovazione europea) che fornisce una valutazione comparativa delle prestazioni in materia di ricerca e innovazione degli Stati membri dell’Ue, degli altri Paesi europei e dei concorrenti globali. Il report aiuta gli Stati membri a valutare i punti di forza e di debolezza relativi dei loro sistemi nazionali di innovazione e a identificare le sfide che devono essere affrontate.
Come nelle precedenti edizioni, l’EIS 2025 classifica gli Stati membri in 4 gruppi di innovazione in base ai loro punteggi: Leader dell’innovazione (prestazioni superiori al 125 pp della media Ue), Innovatori forti (tra il 100pp e il 125 pp della media Ue), Innovatori moderati (tra il 70 pp e il 100pp della media Ue) e Innovatori emergenti (sotto il 70 pp della media Ue).
 
Rispetto alle edizioni precedenti, la Svezia riconquista la posizione di Stato membro più innovativo, davanti alla Danimarca, che è stata il primo Stato membro dell’Ue dal 2020 al 2024. Solo 3 Paesi hanno registrato cambiamenti nel loro gruppo di performance. La Croazia ha migliorato la propria performance innovativa di 19,4 pp dal 2018 al 2025, passando dal gruppo degli Innovatori emergenti a quello degli Innovatori moderati. Cipro è passata dal gruppo degli Innovatori forti a quello degli Innovatori moderati, nonostante il suo punteggio sia aumentato di 17,6 pp dal 2018. Analogamente, l’Ungheria è passata dal gruppo degli Innovatori moderati a quello degli Innovatori emergenti, nonostante un aumento di 16,2 pp nello stesso periodo.
 
Per approfondire sull’Italia, la sua performance è superiore alla media degli innovatori moderati nell’Ue (93,0 pp contro 85,9 pp della media Ue nel 2025). Ed è prima in Europa per 2  fattori: registrazione di design (che sia di oggetti, vestiti, automobili) e produttività delle risorse, che è la quantità di bene o servizi che si ottiene con l’utilizzo di risorse unitarie. L’Italia si colloca inoltre al terzo posto per le innovazioni venute dalle Pmi. Anche per impatto sulle vendite e sull’ impiego, cioè per le vendite di innovazioni nuove per il mercato e nuove per l’impresa, e per la media l’occupazione nelle imprese innovative.
 
Per gli aspetti più negativi, l’Italia si trova penultima in 2 aspetti. In primis, per la digitalizzazione del Paese (e di tutti i suoi organi), questo si può anche vedere nell’accesso a Internet ad alta velocità dove l’Italia è 25esima in Europa, però questo dato è salito di 95 punti negli ultimi 7 anni. L’Italia è anche il 2° paese dell’Ue con il minor numero di persone con un’istruzione terziaria, che sia universitaria o specializzante. Anche se quest’ultima si è alzata di 21.9 punti dal 2018. L’Italia è infine terzultima nel numero di specialisti ICT (tecnologia di informazione e comunicazione) impiegati, con nessun cambio dal 2018 - e ultima con gli investimenti in tecnologie informatiche in tutta l’Ue nell’ultimo anno.