"La semplificazione è essenziale per la competitività dell'Ue, l'agenda è a buon punto", dichiara il commissario Ue all'Economia.
"L'attuazione della nostra agenda di semplificazione è a buon punto. Una stima conservativa individua i risparmi annui derivanti dalle proposte di semplificazione già presentate" dalla Commissione europea "nella prima metà del 2025 supereranno di gran lunga gli 8,5 miliardi di euro, ma questo è solo l'inizio". Lo ha detto il commissario Ue per l'Economia e la produttività e per l'Attuazione e la semplificazione, Valdis Dombrovskis, in audizione alla commissione bicamerale Semplificazione.
Per il 55% delle Pmi gli ostacoli normativi e gli oneri amministrativi sono "la sfida principale", ma le "Pmi sono il motore economico d'Europa" e "rappresentano il 99% delle imprese", ha segnalato. Dombrovskis ha ribadito che "la semplificazione non è deregolamentazione" e che l'esecutivo comunitario non intende "abbassare gli standard dell'Ue" ma vuole "garantire che le regole siano proporzionate, efficaci e correttamente applicate". L'esecutivo comunitario, ha ricordato, intende "riesaminare l'intero acquis entro la fine del mandato attuale".
"Secondo le stime Eurostat, i costi amministrativi ricorrenti per aziende e amministrazioni nell'Ue ammontano a circa 150 miliardi di euro l'anno", ha ricordato. "Ci siamo dati obiettivi ambiziosi: -25% per tutte le imprese, -35% per le Pmi", che tradotto "significa tagliare 37,5 miliardi di euro di costi amministrativi annui entro la fine del mandato della Commissione". "L'eccesso di regolazione ha generato nei cittadini la percezione che l'Ue imponga solo oneri anziché promuovere il progresso", ha concluso. "Dobbiamo contrastare l'idea che Bruxelles si interessi più alle regole che ai risultati: i cittadini meritano un'Europa che ascolti, agisca e mantenga le promesse, la Commissione europea è determinata a realizzare un cambiamento concreto, con un'agenda ambiziosa di semplificazione che faccia funzionare davvero le regole per i cittadini", ha proseguito.
In Commissione europea "al momento stiamo facendo maggior uso appunto dei regolamenti e non delle direttive" perché "ci aiuta nella fase di recepimento", ha detto ancora. "Lo scorso anno abbiamo dimezzato il numero di direttive" perché la miglior armonizzazione garantita dai regolamenti garantisce "un miglior funzionamento del mercato unico", ha spiegato il lettone sottolineando che questo evita "una sovra-regolamentazione".
I "principali elementi" dell'intervento legislativo di semplificazione della Commissione Ue sulla difesa, con il relativo pacchetto omnibus, riguardano "innanzitutto" come "accelerare le procedure per la concessione di licenze per il settore militare, semplificare le procedure di appalto" e "garantire incentivi per acquisti e acquisizioni congiunte", ha detto. La cosa importante non è soltanto quanto spendiamo, ma anche come spendiamo", ha aggiunto Dombrovskis.
Il tema non è "solo l'obiettivo che ci viene imposto anche dalla Nato, ma come facciamo a spendere in maniera tale da garantire l'interoperabilità e la semplificazione anche tra i vari sistemi a livello dell'Unione europea", ha segnalato Dombrovskis. "Al momento lo scenario è estremamente frammentato e questo si traduce in una serie di inefficienze", ha detto. Abbiamo 27 diversi eserciti, diversi strategie e questo dunque è un tema da affrontare", inclusi quello dei "trasferimenti di strumenti di difesa all'interno dell'Unione europea e anche verso Paesi terzi". Focus dell'intervento anche la "mobilità militare", ha segnalato il commissario Ue.
La Commissione europea presenterà "per novembre" le proposte di semplificazione sulle norme digitali nell'Ue. "In questo pacchetto Digital Omnibus ci occuperemo di alcuni temi tra cui l'intelligenza artificiale, la sicurezza informatica, i dati: terremmo conto dei contributi delle aziende che lavorano nel settore per capire come poter semplificare", ha concluso Dombrovskis.