Il piano sarà sostenuto con 10 miliardi all'anno proveniente dall'attuale bilancio Ue.
Rendere l'Ue il luogo più attraente al mondo per le scienze della vita entro il 2030, promuovendo l'innovazione: la Commissione europea ha presentato la nuova strategia per le life sciences, fondamentali per affrontare sfide come il cambiamento climatico, la salute pubblica, la protezione e il ripristino dell'ambiente, la riduzione dell'impronta ambientale dell'industria e dei prodotti.
Lo studio dei sistemi viventi, dalle cellule agli ecosistemi, non solo è fondamentale per la nostra salute, l’ambiente e l’economia, ma è anche il motore dell’innovazione nella medicina, nell’alimentazione e nella produzione sostenibile. Secondo i dati diffusi da Bruxelles, il settore - in cui gravitano 29 milioni di posti di lavoro in tutta l’Unione - contribuisce con quasi 1.500 miliardi al valore dell’economia dell’Ue, ed è all’avanguardia negli investimenti in ricerca e sviluppo, con 46,6 miliardi di euro spesi nel 2022, quasi il 20% della spesa totale delle imprese Ue in ricerca e sviluppo.
La strategia illustrata a Palazzo Berlaymont sarà sostenuta con oltre 10 miliardi di euro all’anno provenienti dall’attuale bilancio dell’Ue, reperiti attingendo da diversi programmi. Fino a 100 milioni all’anno attraverso Horizon Europe per sviluppare soluzioni e terapie basate sul microbioma, 250 milioni a sostegno dello sviluppo di nuove metodologie, molecole innovative, materiali avanzati e una biofabbricazione più efficiente, 300 milioni di euro per stimolare la ricerca biomedica in settori quali l’adattamento ai cambiamenti climatici, i vaccini di nuova generazione e le soluzioni accessibili per la lotta contro il cancro.
La Commissione europea sta lavorando al Biotech Act, una legge “per abbattere i confini dell’innovazione”, per creare un quadro più favorevole all’innovazione in tutti i settori biotecnologici. “La legge era prevista per il 2026, ma vogliamo procedere più rapidamente”, ha affermato in conferenza il commissario Ue per la salute, Oliver Várhelyi. Inoltre, nella strategia è incluso il lancio di un’interfaccia digitale (Life Sciences Investors) per mettere in contatto le start-up, l’industria e gli investitori, sfruttando il portafoglio del Consiglio europeo per l’innovazione (Eic) e la sua rete di investitori.
Bruxelles intende infine sviluppare le carriere nel settore delle scienze della vita attraverso l'iniziativa Choose Europe, in modo da attirare e trattenere i talenti in sinergia con le attività degli Stati membri.