01/07/2025 - Pnrr, l'Italia riceve il via libera alla settima rata da 18,3 miliardi di euro.

Per Bruxelles sono stati raggiunti tutti i 64 traguardi e obiettivi intermedi necessari per sbloccare la tranche..
 
La Commissione europea ha approvato il pagamento all’Italia della settima rata del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr): per Bruxelles, Roma ha raggiunto tutti i 64 traguardi e obiettivi intermedi necessari per sbloccare 18,3 miliardi di euro - 4,6 miliardi di euro in sovvenzioni e 13,7 miliardi di euro in prestiti -, che arriveranno dopo il "sì" definitivo del Comitato economico e finanziario (CEF).
 
La richiesta di pagamento, inoltrata a Bruxelles lo scorso dicembre, era collegata a importanti tappe nella realizzazione di 10 riforme e 46 investimenti nei settori della giustizia, della Pubblica Amministrazione, degli appalti pubblici, della concorrenza, della gestione dei rifiuti, della sicurezza informatica e della digitalizzazione della pubblica amministrazione, dell’adattamento ai cambiamenti climatici, delle energie rinnovabili, della povertà energetica, dei trasporti sostenibili, dell’agricoltura e delle borse di studio a livello universitario e postuniversitario.
 
Le principali misure oggetto di questa richiesta di pagamento favoriranno il raggiungimento di una serie di obiettivi. In primo luogo, saranno promosse la concorrenza e la trasparenza nei servizi pubblici attraverso l’attuazione della nuova Legge Annuale sulla Concorrenza, adottata nel 2023. Tale riforma introduce il ricorso sistematico alle gare pubbliche come modalità predefinita per l’assegnazione delle concessioni, limitando gli affidamenti diretti a situazioni eccezionali e motivate. Inoltre, viene rafforzato il ruolo di supervisione del Ministero delle Infrastrutture, al fine di garantire una gestione più trasparente ed efficiente, in particolare nella definizione delle tariffe e nella tutela dei livelli di servizio.
 
In secondo luogo, si intende migliorare l’accessibilità del trasporto ferroviario nel Mezzogiorno, attraverso la ristrutturazione di dieci stazioni ferroviarie nel Sud Italia, rendendole più accessibili ai passeggeri con disabilità o a mobilità ridotta. Questa misura contribuisce a ridurre le disuguaglianze territoriali e sociali, migliorando l’equità nell’accesso ai servizi di mobilità. Infine, sarà potenziata la capacità della rete di distribuire energia rinnovabile, grazie all’installazione di nuove cabine primarie, all’ammodernamento di quelle esistenti e al rafforzamento delle infrastrutture di distribuzione. Questi interventi hanno consentito l’aggiunta di 1.848 MW di capacità alla rete elettrica, facilitando l’integrazione delle fonti rinnovabili e contribuendo alla transizione energetica del Paese.
 
Ora il Comitato economico e finanziario avrà 4 settimane di tempo per formulare il proprio parere. Il pagamento all’Italia potrà avvenire dopo il parere del CEF e l’adozione di una decisione di pagamento da parte della Commissione Ue. Ad oggi, e a poco più di 1 anno dalla scadenza definitiva per spendere i fondi, Bruxelles ha erogato circa il 63% del totale del Pnrr italiano, ovvero oltre 122 miliardi di euro.