Firmato un nuovo bilaterale che rilancia il Ceta e introduce una cooperazione strategica in ambito militare.
L'Unione europea e il Canada hanno ribadito il loro forte partenariato politico, economico e strategico attraverso l'adozione di una dichiarazione congiunta e la firma di un nuovo partenariato per la sicurezza e la difesa. Ad annunciarlo è una nota del Consiglio europeo al termine del summit Ue-Canada. "Entrambe le parti hanno sottolineato il loro impegno comune nei confronti del multilateralismo, dell'ordine internazionale basato su regole e della cooperazione su priorità comuni quali il sostegno all'Ucraina, la de-escalation in Medio Oriente, la sicurezza economica, il commercio, l'innovazione digitale e la difesa", si legge nella dichiarazione. Il vertice, il 23° di questo tipo tra Bruxelles e Ottawa, si è svolto sulla scia dell'incontro dei leader del G7 in Canada.
Sulla scia di quelli già firmati con Regno Unito, Norvegia, Moldavia, Corea del Sud, Giappone, Albania e Macedonia del Nord, Bruxelles ha siglato con Ottawa un nuovo partenariato in materia di sicurezza e difesa (SDP), puntellando ulteriormente l’architettura difensiva necessaria in caso di progressivo disimpegno statunitense. Il partenariato approfondirà la cooperazione in diversi settori, tra cui la gestione delle crisi, l’industria della difesa, le minacce ibride e la mobilità militare. “Avvieremo ora rapidamente i colloqui sull’accesso del Canada al nostro strumento comune di appalti militari, SAFE”, ha annunciato von der Leyen durante la conferenza stampa.
Per strutturare un vero coordinamento in materia di difesa, il Canada invierà un rappresentante per la difesa a Bruxelles. Von der Leyen, Costa e Carney, che oggi sono partiti alla volta dell’Aia per il summit dell’Alleanza Atlantica, hanno ribadito che la Nato “rimane la pietra angolare della loro difesa collettiva“.
Sul commercio e gli investimenti c'è l'impegno congiunto a rafforzare il Ceta, sviluppare un accordo commerciale digitale, garantire catene di approvvigionamento resilienti (inclusi semiconduttori e minerali critici), e supportare le Pmi. “Una storia di successo condivisa”, ha sottolineato von der Leyen, "che dimostra come gli scambi commerciali tra le 2 sponde dell’Atlantico siano aumentati del 71% dall’inizio dell’applicazione dell’accordo commerciale" - ormai 9 anni fa - "e che ha portato “il 98% delle nostre linee tariffarie a zero”.