18/06/2025 - Pnrr, l'Europarlamento chiede la proroga per altri 18 mesi.

L'Aula a larga maggioranza cerca di mettere pressione alla Commissione europea sulla scadenza di giugno 2026.
 
L'Eurocamera ha chiesto di prolungare oltre dicembre 2026 il Next Generation Eu per i progetti del Pnrr prossimi al completamento per garantire il completamento degli investimenti chiave. In una risoluzione non legislativa adottata con 421 voti favorevoli, 180 contrari e 55 astensioni, il Parlamento europeo ha sottolineato l'effetto stabilizzatore del dispositivo Recovery and Resilience Facility in un contesto di forte incertezza economica. Il testo chiede di destinare gli investimenti a energia, difesa e infrastrutture transfrontaliere, come le ferrovie ad alta velocità, e di accelerare quelli riguardanti la protezione sociale.
 
Nel testo il Parlamento esprime preoccupazione per i tempi ristretti per l'attuazione dei fondi rimanenti, fatto che mette a rischio il completamento delle riforme, dei grandi progetti e dell'innovazione. L'Eurocamera chiede inoltre alla Commissione europea di istituire nuovi programmi, flessibili e in grado di adattarsi ai cambiamenti. Gli eurodeputati esprimono preoccupazione per il costo complessivo degli interessi sul capitale del NextGenerationEU e chiedono quindi un collegamento più chiaro tra traguardi, obiettivi e realizzazione concreta dei progetti, esortando la Commissione a tener conto delle raccomandazioni della Corte dei conti europea per eventuali strumenti futuri basati sulle performance.
 
"Non possiamo ignorare il fatto che solo il 30% delle tappe e degli obiettivi è stato pienamente attuato, con 300 miliardi di euro ancora da erogare”, sottolinea un preoccupato Victor Negrescu (S&D), co-relatore del testo, dopo il voto. Con il 70% obiettivi ancora pendenti l’Aula esprima “preoccupazione” per i tempi ristretti per l’attuazione dei fondi rimanenti. C’è a rischio il completamento delle riforme previste. Per questo, continua l’esponente socialista, per tutto ciò che non è in fase avanzata al momento della scadenza del Recovery Fund, “ho anche chiesto che i progetti incompiuti possano proseguire tramite altri strumenti dell’Ue, come i fondi di coesione, InvestEU o un futuro fondo per la competitività”.
Non possiamo ignorare il fatto che solo il 30 per cento delle tappe e degli obiettivi è stato pienamente attuato, con 300 miliardi di euro ancora da erogare”, sottolinea un preoccupato Victor Negrescu (S&D), co-relatore del testo, dopo il voto. Con il 70 per cento obiettivi ancora pendenti l’Aula esprima “preoccupazione” per i tempi ristretti per l’attuazione dei fondi rimanenti. C’è a rischio il completamento delle riforme previste. Per questo, continua l’esponente socialista, per tutto ciò che non è in fase avanzata al momento della scadenza del Recovery Fund, “ho anche chiesto che i progetti incompiuti possano proseguire tramite altri strumenti dell’Ue, come i fondi di coesione, InvestEU o un futuro fondo per la competitività”.“Non possiamo ignorare il fatto che solo il 30 per cento delle tappe e degli obiettivi è stato pienamente attuato, con 300 miliardi di euro ancora da erogare”, sottolinea un preoccupato Victor Negrescu (S&D), co-relatore del testo, dopo il voto. Con il 70 per cento obiettivi ancora pendenti l’Aula esprima “preoccupazione” per i tempi ristretti per l’attuazione dei fondi rimanenti. C’è a rischio il completamento delle riforme previste. Per questo, continua l’esponente socialista, per tutto ciò che non è in fase avanzata al momento della scadenza del Recovery Fund, “ho anche chiesto che i progetti incompiuti possano proseguire tramite altri strumenti dell’Ue, come i fondi di coesione, InvestEU o un futuro fondo per la competitività”.

 

Non possiamo ignorare il fatto che solo il 30 per cento delle tappe e degli obiettivi è stato pienamente attuato, con 300 miliardi di euro ancora da erogare”, sottolinea un preoccupato Victor Negrescu (S&D), co-relatore del testo, dopo il voto. Con il 70 per cento obiettivi ancora pendenti l’Aula esprima “preoccupazione” per i tempi ristretti per l’attuazione dei fondi rimanenti. C’è a rischio il completamento delle riforme previste. Per questo, continua l’esponente socialista, per tutto ciò che non è in fase avanzata al momento della scadenza del Recovery Fund, “ho anche chiesto che i progetti incompiuti possano proseguire tramite altri strumenti dell’Ue, come i fondi di coesione, InvestEU o un futuro fondo per la competitività”.“Non possiamo ignorare il fatto che solo il 30 per cento delle tappe e degli obiettivi è stato pienamente attuato, con 300 miliardi di euro ancora da erogare”, sottolinea un preoccupato Victor Negrescu (S&D), co-relatore del testo, dopo il voto. Con il 70 per cento obiettivi ancora pendenti l’Aula esprima “preoccupazione” per i tempi ristretti per l’attuazione dei fondi rimanenti. C’è a rischio il completamento delle riforme previste. Per questo, continua l’esponente socialista, per tutto ciò che non è in fase avanzata al momento della scadenza del Recovery Fund, “ho anche chiesto che i progetti incompiuti possano proseguire tramite altri strumenti dell’Ue, come i fondi di coesione, InvestEU o un futuro fondo per la competitività”.“Non possiamo ignorare il fatto che solo il 30 per cento delle tappe e degli obiettivi è stato pienamente attuato, con 300 miliardi di euro ancora da erogare”, sottolinea un preoccupato Victor Negrescu (S&D), co-relatore del testo, dopo il voto. Con il 70 per cento obiettivi ancora pendenti l’Aula esprima “preoccupazione” per i tempi ristretti per l’attuazione dei fondi rimanenti. C’è a rischio il completamento delle riforme previste. Per questo, continua l’esponente socialista, per tutto ciò che non è in fase avanzata al momento della scadenza del Recovery Fund, “ho anche chiesto che i progetti incompiuti possano proseguire tramite altri strumenti dell’Ue, come i fondi di coesione, InvestEU o un futuro fondo per la competitività”.