17/06/2025 - L'Ue è pronta ad accettare un accordo con gli Usa su dazi fissi al 10%.

Lo riporta il quotidiano tedesco Handelsblatt. Nel pacchetto previsto anche lo stop agli acquisti di gas naturale russo, creando potenzialmente maggiore domanda per Washington.
 
L'Ue ha pronta un’offerta per un accordo sui dazi con gli Usa, ma tiene in serbo il suo “bazooka” in caso di fallimento. La proposta è trapelata sui media a poche ore dall’atteso incontro tra la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, e il presidente statunitense, Donald Trump, a margine del G7 canadese, dove il tycoon è sbarcato con un’ampia delegazione di governo, compreso il segretario al Tesoro Scott Bessent e il rappresentante per il Commercio Usa Jamieson Greer.
 
Bruxelles, secondo il quotidiano economico tedesco Handelsblatt, sarebbe pronta ad accettare un dazio fisso del 10% su tutte le esportazioni dell'Unione Europea verso gli Stati Uniti nella speranza di evitare tariffe più elevate su automobili, farmaci ed elettronica. Citando alti funzionari dell'Ue, il giornale precisa che l'offerta a Washington sarebbe stata fatta solo a determinate condizioni e non sarebbe permanente.
In cambio sarebbe pronta a ridurre i dazi sui veicoli prodotti negli Stati Uniti e a modificare eventualmente gli ostacoli tecnici o legali per facilitare la vendita delle auto americane in Europa. L'Ue si è anche offerta di vietare completamente gli acquisti di gas naturale russo, creando potenzialmente una maggiore domanda per i produttori statunitensi di GNL. "L'intenzione è costruire un pacchetto completo" così da permettere al presidente statunitense di presentarlo come "una vittoria politica significativa", hanno spiegato le stesse fonti Ue.
 
La Commissione europea non ha rilasciato commenti ufficiali, ma la strategia sembra rispondere anche a una valutazione politica: l’attuale presidente statunitense Donald Trump, in corsa per la rielezione, avrebbe bisogno di entrate tariffarie per finanziare i promessi tagli fiscali. Tuttavia, secondo Handelsblatt, i negoziatori americani non avrebbero ancora accettato l’idea di fissare un tetto del 10% ai dazi sulle importazioni di automobili europee. "La presidente von der Leyen ha parlato con Trump" e "hanno concordato di proseguire i lavori per raggiungere un’intesa sui dazi entro il 9 luglio", si è limitato a dire un portavoce dell'esecutivo Ue.
 
L’impegno a trovare una soluzione entro il 9 luglio è stato ribadito anche alla vigilia del G7 dalla stessa von der Leyen, la quale tuttavia ha avvisato che, nel caso il risultato non fosse soddisfacente, "saremo in grado di rispondere: tutti i mezzi sono sul tavolo". Un riferimento al "bazooka", ossia alle misure di ritorsione che l’Europa è pronta a far scattare fino a 120 miliardi di euro.