11/06/2025 - Dazi, Ue e Usa ancora lontani. Accordo possibile al G7?

Washington non ha alcuna fretta di raggiungere un'intesa con Bruxelles, con la deadline del 9 luglio sempre piu' vicina.
 
Gli Stati Uniti non hanno alcuna fretta di raggiungere un'intesa con l'Unione europea per evitare l'entrata in vigore dei nuovi dazi . Dopo le intese con Londra e Pechino, ora, resta di fatto solo l'Unione Europea a districarsi nell'enigma dei dazi di Donald Trump; le intese aumentano quindi la pressione su Bruxelles e rendono ancora più necessario un faccia a faccia tra Ursula von der Leyen e il presidente americano a margine del G7 che si terrà il 16 e 17 giugno in Canada.
 
"I bilaterali solitamente vengono organizzati all'ultimo minuto, finora non ne abbiamo conferma", ha comunicato la Commissione europea. Lo spazio ci sarebbe già domenica 15, quando i leader arriveranno sulle Montagne Rocciose canadesi. Il G7 rappresenta una chance affinché i vertici comunitari e Trump innanzitutto si parlino, anche perché sui negoziati pende ancora la parola "stallo". "L'Europa è stata più che spinosa nei colloqui commerciali", ha sottolineato in un'intervista alla Cnbc il segretario al Commercio americano Howard Lutnick, spiegando che l'Unione europea è composta da molti Paesi e non c'è nessuno in carica, che "è il contrario rispetto a Donald Trump". Lutnick ha poi lanciato la sua previsione: un accordo si troverà "probabilmente" alla fine, ovvero a ridosso del 9 luglio, quando la sospensione delle tariffe decisa dalla Casa Bianca scadrà.
 
I colloqui proseguono a livello tecnico ma, di fatto, non decollano. A Palazzo Berlaymont si predica comunque una certa calma. I piani su cui si muove la Commissione restano in sostanza 2; quello negoziale e quello delle contromisure, nelle quali l'esecutivo europeo continua a non escludere il "bazooka" dello strumento anti-coercizione sulle Big Tech americane. I negoziati tra le parti si sono intensificati nell'ultima settimana, con l'obiettivo di raggiungere almeno un accordo di principio prima della data ultima del 9 luglio, quando scatteranno tariffe del 50% su quasi tutte le esportazioni europee verso gli Usa.
 
Sul piano strategico la Commissione Ue continua a percorrere la strada dell'accordo di libero scambio complessivo e non quella di una riduzione dei dazi annunciati dal presidente americano. E facendo perno sull'intreccio tra il dossier commerciale e quello della difesa. Tradotto: un'estrema disponibilità dei Paesi europei ad aumentare le spese per la Nato potrebbe essere decisiva per un accordo anche sui dazi. Anche per questo più che al G7 si punta al vertice Nato dell'Aja come cornice di un'intesa politica tra von der Leyen e Trump.