Il segretario generale dell’Alleanza atlantica ha lanciato l’allarme sulla necessità di difendere i cieli dei Paesi membri dalla minaccia posta dall’aviazione russa.
Il segretario generale della Nato, Mark Rutte, ha dichiarato che gli Stati membri dovranno aumentare del 400% le difese aeree e missilistiche per contrastare la minaccia russa, avvertendo che Mosca potrebbe essere pronta ad attaccare l’Alleanza atlantica entro 5 anni. In un intervento al think tank Chatham House di Londra durante una visita nel Regno Unito, Rutte ha affermato di aspettarsi che i 32 membri della Nato concordino un forte aumento della spesa militare in occasione del vertice che si terrà all’Aja il 24-25 giugno.
Nel suo intervento Rutte ha quindi ribadito la proposta di un nuovo obiettivo di spesa militare pari al 3,5% del Pil, più un ulteriore 1,5% per spese collegate alle infrastrutture, come strade, ponti, aeroporti e porti marittimi. Ha detto di essere fiducioso che l’Alleanza approverà questo obiettivo al vertice di fine mese. Attualmente, 22 dei 32 membri raggiungono o superano l’attuale obiettivo del 2%, fissato nel 2014. Rutte ha aggiunto di aspettarsi che tutti gli Stati membri raggiungano il 2% entro la fine dell’anno.
Secondo l’ex premier olandese, “le nostre forze armate hanno anche bisogno di migliaia di veicoli blindati e carri armati in più, milioni di proiettili di artiglieria in più, e dobbiamo raddoppiare le nostre capacità di supporto, come la logistica, l’approvvigionamento, i trasporti e l’assistenza medica”. Vanno inoltre rimpinguate le riserve e gli stoccaggi, svuotati dagli aiuti forniti a Kiev per resistere all’aggressione di Mosca.
Rutte ha poi posto l’accento sula diversa impostazione dell’economia russa, al momento interamente basata sulla guerra al contrario di quella dei Paesi Nato. “Gli investimenti che sta facendo, la sua economia è completamente basata sulla guerra. L’economia della Nato è 25 volte più grande di quella della Russia: 50.000 miliardi di dollari, e l’economia russa è di 2.000 miliardi. Questa economia da 2.000 miliardi produce 4 volte più munizioni di quelle prodotte dall’intera Nato al momento”, ha ammesso Rutte.
Il Segretario generale ha poi espresso il suo scetticismo rispetto a colloqui di pace tra Russia e Ucraina, osservando che “Putin non si comporta come qualcuno interessato alla pace”, continuando “a colpire obiettivi civili in Ucraina giorno dopo giorno”. “Questa è violenza fine a se stessa”, ha dichiarato. Rutte ha anche ribadito “il sostegno pratico e politico della Nato” all’Ucraina: “Il nostro sostegno a lungo termine non consiste nel prolungare la guerra. Si tratta di aiutare l’Ucraina a difendersi oggi e a prevenire ogni possibile aggressione”. La Russia continuerà ad essere una minaccia per la Nato, anche se si dovesse raggiungere la pace in Ucraina.