Le parti sono al lavoro per un trattato bilaterale di libero scambio, aprendo la strada al 1° accordo commerciale globale dell’Ue nella regione del Golfo.
L’Unione europea e gli Emirati Arabi Uniti hanno ufficialmente avviato i negoziati per un accordo bilaterale di libero scambio, aprendo la strada al primo accordo commerciale globale dell’Ue nella regione del Golfo. L’annuncio arriva dopo l’intesa politica raggiunta lo scorso 10 aprile tra la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, e il presidente emiratino, Mohamed bin Zayed Al Nahyan. L’accordo rappresenterebbe un importante tassello geopolitico ed economico, rafforzando la presenza europea in una regione chiave e consolidando una partnership con uno degli attori economici più dinamici e globalmente connessi del mondo arabo.
Il via libera formale è stato dato mercoledì 28 maggio a Dubai dal commissario europeo per il Commercio e la Sicurezza economica, Maroš Šefčovič, e dal ministro emiratino Thani bin Ahmed al Zeyoudi. I 2 hanno confermato l’ambizione di concludere un’intesa “commercialmente vantaggiosa” e definito una roadmap negoziale, con i primi incontri tecnici previsti già per il mese di giugno.
Secondo Šefčovič, “un accordo di libero scambio bilaterale schiuderebbe enormi opportunità commerciali sia per le imprese europee che per quelle emiratine”. L’obiettivo di Bruxelles e Abu Dhabi “è quindi raggiungere un accordo ambizioso che abbia un significato commerciale per entrambe le parti, che apporti benefici tangibili e duraturi, oltre alla prevedibilità, essenziale per qualsiasi attività commerciale di successo”. Per il commissario Ue, “ciò rafforzerebbe la nostra cooperazione regionale con i Paesi del Consiglio di Cooperazione del Golfo”.
I negoziati si concentreranno inizialmente sulla riduzione dei dazi doganali per beni e servizi, sulla facilitazione degli scambi digitali e degli investimenti, e sull’accesso ai mercati nei settori strategici. Particolare attenzione sarà rivolta alle filiere delle rinnovabili, all’idrogeno verde e alle materie prime critiche, con l’obiettivo condiviso di accompagnare la doppia transizione verde e digitale e rafforzare la sicurezza economica di entrambe le parti.
Secondo la Commissione europea, l’intesa con Abu Dhabi potrebbe rappresentare un volano per gli scambi e gli investimenti in comparti ad alto valore aggiunto come l’intelligenza artificiale, le tecnologie spaziali, la sanità avanzata, il fintech, la logistica e i sistemi alimentari sostenibili. L’accordo andrebbe ad arricchire la rete commerciale dell’Unione, che conta già 44 accordi in vigore con 76 Paesi, la più vasta al mondo. Il valore degli scambi annuali di beni tra UE ed Emirati Arabi Uniti ammonta a 55 miliardi di euro, mentre il commercio di servizi raggiunge i 39 miliardi.