29/05/2025 - Mosca propone un nuovo round di negoziati con Kiev a Istanbul il 2 giugno.

Le condizioni dettate dal Cremlino restano dure, mentre l'Ucraina attende la riapertura dei colloqui.
 
La Russia ha proposto di tenere un 2° round di colloqui di pace diretti con l’Ucraina il 2 giugno a Istanbul; ad annunciarlo è stato il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov. “La parte russa, come concordato, ha prontamente elaborato un memorandum pertinente, che definisce la nostra posizione su tutti gli aspetti volti a superare in modo affidabile le cause profonde della crisi”, ha aggiunto Lavrov.
 
Il contenuto del memorandum russo riflette richieste già note ma sempre più articolate: la rinuncia formale dell’Ucraina alle 4 regioni contese, il blocco dell’adesione del Paese a Nato e all'Ue, e una clausola sull’interruzione delle sanzioni economiche occidentali. Inoltre, Mosca continua a invocare la “protezione degli ucraini di lingua russa” come giustificazione delle sue azioni, sebbene senza fornire prove concrete di violazioni da parte di Kiev.
La delegazione russa, guidata da Vladimir Medinskiy, è pronta a fornire i chiarimenti necessari a Kiev. “Vorrei sottolinearlo: siamo pronti ad avviare una discussione essenziale e sostanziale su ciascuno dei punti dell’accordo di pacchetto su un possibile cessate il fuoco”, ha affermato. Medinsky ha dichiarato di aspettarsi una risposta dall’Ucraina e che la delegazione russa è pronta a incontrare di persona la controparte ucraina nei prossimi giorni.
 
Separatamente,  la portavoce del ministero degli Esteri russo , Maria Zakharova, ha affermato che è stato concordato che le parti prepareranno ciascuna la propria visione di “modalità di risoluzione e cessate il fuoco” e discuteranno e scambieranno i documenti nel prossimo round di colloqui.
 
Il riavvicinamento diplomatico tra Mosca e Kiev avviene in un momento in cui gli Stati Uniti sembrano voler esercitare un ruolo centrale nei negoziati. Donald Trump ha avuto una conversazione telefonica con Vladimir Putin il 19 maggio, durante la quale il leader russo ha espresso la disponibilità a negoziare un possibile trattato di pace, sotto forma di memorandum.
Secondo quanto riferito dal ministero degli Esteri russo, Lavrov ha successivamente aggiornato il segretario di Stato Marco Rubio sull’implementazione degli accordi emersi dalla telefonata. Tuttavia, né Washington né Mosca hanno rilasciato dettagli ufficiali sui contenuti del documento. Trump, nel frattempo, ha aumentato la pressione su Putin, dichiarando che “nelle prossime 2 settimane” sarà chiaro se la Russia intende realmente perseguire un’intesa o meno.