Il tribunale punirà i vertici del Cremlino secondo il diritto ucraino, con la collaborazione di Ue e Consiglio d'Europa. "La giustizia sta arrivando" avverte von der Leyen.
Gli alleati di Kiev nell'Ue hanno approvato la creazione di un tribunale ad hoc per processare i leader russi per "crimine di aggressione contro l'Ucraina". Il progetto, annunciato lo scorso venerdì (9 maggio) dalla Commissione europea, dal Consiglio d’Europa e dal primo ministro ucraino Denys Shmyhal, mira a colmare una lacuna giuridica lasciata aperta dal diritto internazionale, che attualmente impedisce alla Corte penale Internazionale di intervenire pienamente contro Mosca, in quanto la Russia non ne riconosce la giurisdizione.
Il nuovo tribunale sarà istituito sotto la legislazione ucraina con il supporto di partner internazionali e avrà sede nei Paesi Bassi, già centro simbolico e operativo della giustizia penale internazionale. Il suo compito sarà esclusivo: giudicare il crimine di aggressione, ovvero l’atto con cui la Russia ha lanciato l’invasione su larga scala dell’Ucraina nel febbraio 2022. Secondo quanto comunicato dall'esecutivo Ue, il tribunale opererà con l’appoggio congiunto della Commissione, del Servizio europeo per l’azione esterna, del Consiglio d’Europa e dell’Ufficio del Procuratore generale ucraino. Sarà finanziato da una coalizione di Stati, tra cui i Paesi Bassi, il Giappone e il Canada, con l’ambizione di avviare i lavori entro la fine del 2025.
Il crimine di aggressione, a differenza di altri crimini internazionali come il genocidio o i crimini di guerra, è un reato che riguarda la leadership politica e militare: mira a identificare e processare coloro che hanno deciso e diretto l’invasione, mettendo al centro il ruolo personale di figure come il presidente, il primo ministro e il ministro degli esteri. In tal senso, il tribunale si configura come uno strumento mirato per attribuire responsabilità a chi ha il potere decisionale più alto, e non solo agli esecutori materiali dei crimini sul campo.
L'istituzione del tribunale speciale per il crimine d'aggressione contro l'Ucraina ha ricevuto il necessario sostegno politico da oltre 38 Paesi e dall'Ue, ha spiegato il segretario generale del Consiglio d'Europa, Alain Berset, sottolineando che l'appoggio "dimostra unità e determinazione nel garantire una pace giusta e duratura" e che il tribunale "può contribuire a plasmare il futuro dell'Ucraina per le generazioni a venire". L'iter per istituire il tribunale potrà iniziare dopo l'invito formale del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, atteso nel corso della sessione annuale del comitato dei ministri del Consiglio d'Europa, in programma il 14 maggio a Lussemburgo.
"Oggi celebriamo la Festa dell'Europa con l'Ucraina e il suo popolo, perché in una famiglia si condividono gioie e difficoltà: insieme ai ministri degli Esteri, siamo uniti all'Ucraina per una pace duratura, per il futuro in cui crediamo", ha scritto su X l'Alto rappresentante Ue, Kaja Kallas, a Leopoli insieme a rappresentanti europei - compreso un nutrito gruppo di ministri degli Esteri Ue - e ucraini per lanciare l'istituzione di un tribunale speciale per il crimine di aggressione contro l'Ucraina in concomitanza con la Giornata dell'Europa.