La proposta arriva direttamente dal segretario generale Rutte: "Il 3,5% per la difesa classica, 1,5% per le sfide future".
ll Consiglio Atlantico della Nato si è riunito oggi (8 maggio) per esaminare ufficialmente la proposta del segretario generale, Mark Rutte, sui nuovi target di spesa da concordare al prossimo summit dei leader dell'Aja che si terrà a giugno. Gli Stati Uniti di Donald Trump, a quanto si apprende, non cedono sul 5% e Rutte ha quindi presentato un'opzione a 2 livelli. Gli alleati, secondo questo schema, si dovrebbero impegnare a spendere il 3,5% del Pil per la difesa classica - ovvero carri armati, aerei, missili ed eserciti, secondo quanto previsto attualmente dalle definizioni dell'Alleanza atlantica - e prevedere un ulteriore 1,5% per le nuove sfide (come minacce cyber, ibride, e resilienza della società).
Il primo passaggio, a livello politico, avverrà nel corso dell'informale esteri di Antalya (Turchia) in calendario la prossima settimana. Ma la vera discussione avrà luogo alla ministeriale difesa d'inizio giugno: è lì che si dovrà siglare "l'accordo di massima", da annunciare poi al vertice dei leader. Ma basterà per convincere Donald Trump? La posizione degli Stati Uniti è che "dobbiamo arrivare al 5%" ma "non abbiamo nulla da aggiungere su come arrivare al 5%" spiegano al momento fonti americane. La realtà però è che siamo davvero agli inizi e tutto potrebbe cambiare da qui all'Aja.