Secondo quanto si legge all’interno del documento, la spesa complessiva è scesa a 186,78 miliardi di euro nel 2023 dai 243,27 miliardi di euro del 2022.
Articolo tratto da euractiv.it
La Commissione europea ha pubblicato il quadro di valutazione degli aiuti di Stato 2024, che fornisce una panoramica completa della spesa per aiuti di Stato nell’Unione Europea nel 2023 e che vede l’Italia al 3° posto, dopo Francia e Germania. Secondo quanto si legge all’interno del documento, la spesa complessiva è scesa a 186,78 miliardi di euro nel 2023 dai 243,27 miliardi di euro del 2022, ma ha visto un maggiore canalizzazione dei fondi verso obiettivi politici dell’Ue (73%), come la tutela ambientale e il risparmio energetico, la ricerca, lo sviluppo e l’innovazione e lo sviluppo regionale. La percentuale è decisamente superiore a quella del 2022, quanto questa quota era del 49%. L’importo totale degli aiuti spesi per questi obiettivi chiave è aumentato a 136,78 miliardi di euro dai 119,98 miliardi di euro.
Dai dati analizzati nel documento, l’Italia è complessivamente il terzo Stato membro nella spesa di aiuti di Stato con 21,61 miliardi nel 2023. La Germania supera di gran lunga l’Italia con oltre il doppio (50,59 miliardi), piazzandosi al primo posto in Ue. Al secondo posto c’è la Francia con 36,43 miliardi di aiuti. L'edizione 2024 del quadro di valutazione degli aiuti di Stato include 6 punti focali speciali: misure di aiuti di Stato a sostegno dell’economia per attenuare l’impatto della guerra della Russia contro l’Ucraina e favorire la transizione verso una nuova economia a zero emissioni; aiuti di Stato forniti nel contesto della crisi del Coronavirus; spese per aiuti di Stato esentate da vincoli di categoria, aiuti di Stato per l’energia e la tutela ambientale, le energie rinnovabili e il risparmio energetico; sviluppo di reti a banda larga; innovazione industriale e produzione di tecnologie pulite.
Le riduzioni più notevoli della spesa sono state causate dalla graduale eliminazione degli aiuti di crisi volti ad attenuare gli effetti della pandemia di Coronavirus e dell’invasione russa dell’Ucraina. Secondo Bruxelles, la spesa per gli aiuti di Stato è quindi entrata in una fase di normalizzazione nel 2023. Dal documento emerge che nel 2023, gli Stati membri hanno segnalato circa 186,78 miliardi di euro di spesa totale per aiuti di Stato, pari all’1,09% del Pil Ue del 2023, con una riduzione del 23% rispetto al 2022, quando la spesa complessiva era di 243,27 miliardi di euro.
In base ai dati analizzati dalla Commissione, gli Stati membri hanno speso un totale di 136,78 miliardi di euro in aiuti di Stato per le principali priorità dell’Ue, ovvero lo 0,8% del Pil. Ciò corrisponde a un aumento del 14% rispetto al 2022, quando la spesa per queste misure era di 119,98 miliardi di euro. La tutela dell’ambiente e il risparmio energetico sono gli obiettivi strategici per i quali gli Stati membri hanno speso di gran lunga di più nel 2023 (55,32 miliardi di euro, pari a circa il 30% della spesa complessiva per aiuti di Stato). Porre rimedio a una grave perturbazione dell’economia è stato il secondo obiettivo strategico, pari a circa il 25% della spesa complessiva per aiuti di Stato.