08/04/2025 - L'Ue temporeggia sui dazi di Trump, contromisure entro il 15 aprile.

I ministri responsabili per il Commercio scelgono la cautela. Proposte "tariffe zero" per auto e altri 5 settori considerati chiave. Šefčovič: "Pronti a discutere non appena gli Stati Uniti lo vorranno".
 
La prima riunione dei ministri dei 27 sui dazi imposti da Donald Trump rilancia una "inaspettata" unità dei Paesi membri dell'Unione europea. La linea preferenziale resta quella del negoziato. Anzi, un'offerta è già sul tavolo della Casa Bianca: applicare, reciprocamente, zero tariffe sui beni industriali. E' un'offerta avanzata ben prima del 2 aprile, finora invano. Ed è qui che subentra l'altra faccia della strategia Ue: il via libera ai primi controdazi, che scatteranno il 15 aprile.
 
A comunicare ufficialmente la decisione è stato il commissario europeo al Commercio, Maroš Šefčovič, al termine del Consiglio Affari Esteri in formato Commercio a Lussemburgo. “Abbiamo lavorato su una lista robusta di contromisure, cercando di suddividere l’onere fra tutti gli Stati membri”, ha dichiarato Šefčovič. Il voto sulla proposta è fissato per mercoledì 9 aprile e l’adozione formale della lista è prevista per il 15 aprile, giorno in cui entrerà in vigore la prima serie di dazi. Una seconda tranche seguirà il 15 maggio, “nel pieno rispetto della metodologia dell’Organizzazione mondiale del commercio (Wto)”. “Non sarà possibile ritardare l’entrata in vigore dei dazi”, ha puntualizzato il commissario, sottolineando che tutte le scadenze sono scandite da un processo legale preciso.
 
La riunione del Consiglio Commercio è servita quindi a delineare l'immagine di un'Europa compatta, fiduciosa dei suoi mezzi, consapevole che i dazi, per Trump, rischiano di essere un autogol. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani, volato a Lussemburgo proprio per la delicatezza del dossier, ha tentato la carta del rinvio, ma per la stragrande maggioranza dei 27 e per Palazzo Berlaymont, il dato ormai è tratto. "Un rinvio è impossibile", ha sottolineato Šefčovič. I dazi, a quanto prevede il documento della Commissione europea, arriveranno fino al 25%, con alcune categorie di prodotti colpite solo al 10%.
 
Nonostante l’escalation, Bruxelles non chiude dunque la porta al dialogo. "Abbiamo offerto tariffe zero per zero per i beni industriali, come abbiamo fatto con successo con molti altri partner commerciali, perché l'Europa è sempre pronta per un buon affare", ha annunciato la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen. La mossa di Bruxelles concerne innanzitutto 6 settori: auto, farmaceutica, chimica, plastica, gomma, macchinari. Nel frattempo Bruxelles corre ai ripari per proteggere il mercato dell'Unione europea e mette in campo una task force di sorveglianza delle importazioni per parare gli effetti indiretti dei dazi. La sensazione, a Palazzo Berlaymont, è che non ci sarà un ritorno al mondo di prima. La compattezza europea sarà necessaria.