07/04/2025 - La società civile chiede alla Commissione Ue nuove regole sulla responsabilità dell’IA.

La lettera, inviata da diversi gruppi della società civile, precede il dibattito settimanale sull'argomento tra gli eurodeputati e la commissaria europea per la tecnologia Henna Virkkunen.
 
In una lettera inviata all'esecutivo dell'Ue da diversi gruppi della società civile e dei consumatori, la Commissione europea è stata esortata a lavorare su nuove norme in materia di responsabilità per l'Intelligenza artificiale dopo il ritiro di una proposta esistente. I firmatari hanno affermato che "l'Ue ha bisogno di norme che affrontino le lacune giuridiche lasciate dal ritiro della proposta di direttiva sulla responsabilità dell’IA e che garantiscano un percorso più equo e semplice per il risarcimento di tutte le persone colpite dai sistemi di IA, compresi i consumatori dell'Ue, in caso di danni causati da un sistema di IA".
 
Secondo la lettera, le attuali norme dell’Ue in materia di responsabilità rendono quasi impossibile dimostrare che il comportamento difettoso di un operatore di IA ha causato un determinato danno. Le nuove norme sulla responsabilità dell’IA che sostituiranno la direttiva dovrebbero includere un “approccio alla responsabilità non basata sulla colpa”. La responsabilità non basata sulla colpa significa che la responsabilità non dipende dalla colpa o dalla negligenza del produttore, ma dal fatto che il prodotto era difettoso e il danno è stato subito da una persona. Secondo i firmatari della lettera, tuttavia, le norme sulla responsabilità per danno da prodotto non sono “sufficientemente complete” per coprire tutti i sistemi di intelligenza artificiale. Sebbene le norme coprano alcuni sistemi di IA, non si applicherebbero in caso di danni, come la discriminazione subita da un sistema di IA utilizzato da compagnie assicurative o banche.
 
Alcuni Stati membri possono disporre di norme per proteggere i consumatori e gli individui colpiti dall’IA, ma non tutti lo fanno. Secondo la lettera, l’adozione di norme sulla responsabilità per l’IA a livello europeo significherebbe passare da 27 regimi diversi a un sistema armonizzato. Questa settimana il commissario per le tecnologie Henna Virkkunen dovrebbe partecipare a un’audizione presso la commissione parlamentare JURI per giustificare il motivo del ritiro della proposta. Il Parlamento Ue deciderà i passi successivi dopo la presentazione delle motivazioni da parte della Commissione europea.