24/03/2025 - Il Parlamento Ue propone 21 miliardi per rilanciare l’industria della difesa comunitaria.

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L'Europarlamento ha proposto un budget molto più elevato per un programma a lungo termine di rilancio della produzione dell’industria della difesa dell’Ue, vincolandolo però a condizioni rigorose, secondo una prima bozza di emendamenti. La scorsa primavera, la Commissione europea ha proposto un programma da 1,5 miliardi di euro (EDIP) per sostenere i Paesi che acquistano armi insieme e dare una prospettiva all’industria. Ma il Parlamento Ue sostiene che sia troppo poco, anche se il suo utilizzo è limitato al 2027.
 
I deputati vogliono invece aggiungere altri 15 miliardi di euro dai prestiti proposti dalla Security Action for Europe (SAFE), un nuovo fondo da 150 miliardi di euro proposto questo mese per prestare denaro ai Paesi interessati all’acquisto congiunto di armi e altri strumenti di difesa. Sebbene gli Stati membri e il Parlamento Ue non abbiano ancora trovato un accordo, la bozza di quest’ultimo prevede anche 5 miliardi di euro dai prestiti SAFE per l’industria della difesa ucraina e per gli acquisti da parte di aziende ucraine. La proposta originaria della Commissione di destinare il denaro agli ucraini prevedeva di utilizzare i profitti inattesi delle attività russe sanzionate in Europa.
 
L’emendamento del Parlamento Ue deve ancora essere approvato dall’assemblea plenaria prima che i parlamentari possano avviare i negoziati con gli Stati membri, ma  si prevede che Ppe, i liberali di Renew, S&D e i Verdi appoggeranno il testo, formando una maggioranza. Gli eurodeputati avranno tempo fino al 25 marzo per presentare emendamenti, mentre il voto in commissione è previsto per il 24 aprile. Entro il 5 maggio, i membri coinvolti nella stesura del testo sperano di ottenere il sostegno dell’intera assemblea per avviare i negoziati.