29/01/2025 - La Bce taglia i tassi di interesse dello 0,25%.

Il 4° ribasso consecutivo voluto dall'Eurotower porta il tasso sui depositi al 2,75%.
 
Il Consiglio della Banca centrale europea (Bce) ha deciso di abbassare i tre tassi di interesse chiave di 25 punti base. In particolare, la decisione di abbassare il tasso di deposito, il tasso attraverso il quale il Consiglio direttivo orienta la posizione di politica monetaria, si basa, come sottolineato dalla Bce e dalla sua presidente Christine Lagarde in conferenza stampa, sulla “valutazione aggiornata delle prospettive di inflazione, delle dinamiche dell’inflazione di fondo e della forza della trasmissione della politica monetaria”.
 
Come si evince dalla nota diffusa da Francoforte, i tassi di interesse sui depositi, sulle operazioni di rifinanziamento principali e sulle operazioni di rifinanziamento marginale saranno ridotti rispettivamente al 2,75%, al 2,90% e al 3,15%, con effetto dal 5 febbraio 2025. La Bce ha giustificato questo nuovo taglio dei tassi (il 4° consecutivo), sottolineando che “il processo di disinflazione è sulla buona strada”. Infatti, per l’Eurotower, “l’inflazione ha continuato a svilupparsi ampiamente in linea con le proiezioni dello staff ed è destinata a tornare all’obiettivo di medio termine del 2% del Consiglio direttivo nel corso di quest’anno”.
 
Per la Bce, la maggior parte delle misure dell’inflazione di fondo suggerisce che l’inflazione si stabilizzerà intorno all’obiettivo su base sostenuta. “L’inflazione interna rimane elevata, soprattutto perché salari e prezzi in alcuni settori si stanno ancora adeguando alla passata impennata dell’inflazione con un ritardo sostanziale”, osserva Francoforte in una nota, “ma la crescita salariale si sta moderando come previsto e i profitti stanno parzialmente tamponando l’impatto sull’inflazione”. Il Consiglio direttivo si è detto determinato a garantire che l’inflazione si stabilizzi in modo sostenibile al suo obiettivo di medio termine del 2%, osservando che “seguirà un approccio dipendente dai dati e riunione per riunione per determinare l’orientamento appropriato della politica monetaria”.