23/01/2025 - Bruxelles sta valutando uno schema di aiuti Ue per stimolare la domanda di auto elettriche.

La commissaria Ribera in un'intervista al Financial Times; "Tutte le opzioni per l'automotive sono ancora al vaglio".
 
La Commissione europea sta valutando l'introduzione di uno schema di sussidi europei per incrementare la domanda di veicoli elettrici in Europa. Lo ha confermato la vicepresidente esecutiva della Commissione Ue, Teresa Ribera, in un'intervista al Financial Times a margine dei lavori del World Economic Forum di Davos, precisando che a una settimana dall'avvio del Dialogo strategico sull'automotive i funzionari dell'Ue stanno ancora "definendo" le opzioni per un programma di incentivi.
 
Lo schema - sostiene la responsabile per la transizione giusta e competitiva - è solo una "delle diverse misure" al vaglio dell'esecutivo Ue, che dovrebbero confluire nel piano strategico per il settore annunciato dalla presidente von der Leyen. La conferma di Ribera arriva dopo le dichiarazioni del cancelliere tedesco Olaf Scholz di questa settimana a Davos che ha parlato di un assenso di Bruxelles alla domanda di Berlino di armonizzare a livello europeo lo schema di sussidi.
 
Sul rinvio dello stop alle vendite, fissato per il 2035, sui motori a combustione interna non ci sono dubbi, resterà, ma Ribera ha aperto “alla flessibilità sugli obiettivi annuali di vendita di veicoli elettrici e sulle multe che le case automobilistiche devono affrontare per non averli rispettati“, parlando di un “confronto aperto” con le case automobilistiche. L’obiettivo dell’Ue, dunque, è non fare un passo indietro, ma aiutare i governi nazionali per evitare che si crei un modello nazionale contro un altro, quindi uno scontro economico interno nel blocco. Meglio la strada dei sussidi per contrastare la concorrenza cinese, ma l’obiettivo resta sempre quello di eliminare gradualmente i motori a benzina e diesel.