22/01/2025 - Kallas dà ragione a Trump: "Dobbiamo spendere di piu' per la difesa".

L'Alto rappresentante: "Dal bilancio comune solo 1%, i 27 all'1,9%: è ora di investire".
 
"Il presidente Trump ha ragione a dire che non spendiamo abbastanza" per la difesa, "è tempo di investire: abbiamo bisogno di investimenti dai Paesi membri e dal settore privato, ma anche dal bilancio comune Ue", con il quale "dobbiamo spendere più dell'1%, dobbiamo inviare un messaggio che prendiamo sul serio il nostro impegno per la difesa europea". A sostenerlo l’Alto rappresentante per gli Affari esteri e la Politica di sicurezza dell’Unione europea, Kaja Kallas, nel suo intervento alla conferenza annuale dell’Agenzia europea per la difesa (EDA) a Bruxelles, riferendosi alla richiesta del presidente Usa di accrescere gli investimenti in difesa fino all'equivalente del 5% del Pil di ogni Paese membro della Nato.
 
"L'anno scorso, i Paesi Ue hanno speso collettivamente una media dell'1,9% del Pil per la difesa, la Russia spende il 9%", ha osservato. "Spendiamo miliardi per le nostre scuole, l'assistenza sanitaria e il welfare, ma se non investiamo di più nella difesa, saremo tutti a rischio", ha evidenziato Kallas.
Nel suo intervento, l'Alto rappresentante ha aggiunto che l'Ue dovrebbe “assumersi una giusta quota di responsabilità” per la sicurezza dell’Europa e che gli Stati Uniti dovrebbero continuare a essere un forte alleato. Molte delle nostre agenzie di intelligence nazionali ci stanno fornendo informazioni secondo cui la Russia potrebbe mettere alla prova la prontezza dell’Unione a difendersi nel giro di 3 o 5 anni”, ha detto Kallas. La responsabile della diplomazia Ue ha inoltre sottolineato che la Russia può, in 3 mesi, produrre più armi e munizioni di quanto il blocco dei 27 Paesi possa produrre collettivamente in 12 mesi.
 
Si stima che nel prossimo decennio l'Ue avrà bisogno di almeno 500 miliardi di euro per rimanere competitiva nel settore della difesa, e finora sono stanziati per la difesa e la sicurezza solo circa 13 miliardi di euro del bilancio a lungo termine dell'Ue dal 2021 al 2027 (pari all'1,2% del totale). All'Unione Europea "non serve un unico esercito", bensì "27 eserciti" che siano in grado di lavorare insieme per "difendere" gli Stati dell'Unione, "preferibilmente con alleati e partner, ma se necessario anche da soli", aggiunge Kallas, parlando alla platea della conferenza EDA.
 
"Dobbiamo migliorare le nostre capacità abbiamo bisogno di un'industria della difesa che produca quello di cui abbiamo bisogno. Dobbiamo prepararci al peggio, ma dobbiamo vederla anche come una opportunità per sviluppare una base tecnologica più robusta in Europa", avverte infine l'ex premier estone.