Innovazione, transizione pulita, decarbonizzazione e competitività saranno i temi al centro del tavolo e attorno cui si snoderà il lavoro dell’esecutivo comunitario.
La Commissione europea ha annunciato che il Dialogo strategico Ue con i rappresentanti sociali dell’industria automobilistica europea, le parti sociali e altri stakeholder chiave prenderà il via il prossimo 30 gennaio. Lo indicano fonti europee vicine al dossier, precisando che l'avvio formale dovrebbe essere annunciato, salvo modiche dell'ultimo minuto, tra il 27 il 29 gennaio. Sotto la stretta supervisione della presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, il confronto con le parti mira a definire un piano d'azione industriale per il comparto.
Secondo quanto si legge in una nota, “questa iniziativa sottolinea l’impegno della nel salvaguardare il futuro di un settore vitale per la prosperità europea, promuovendo al contempo i suoi obiettivi climatici e gli obiettivi sociali più ampi”. Nella nota, la Commissione Ue afferma di “riconoscere l’urgente necessità di agire per proteggere l’industria automobilistica europea e darle un futuro all’interno dell’Unione europea”.
L'esecutivo Ue sottolinea che il Consiglio e il Parlamento europeo saranno strettamente coinvolti durante tutto il processo. I punti chiave della discussione includeranno innovazione, transizione pulita e decarbonizzazione, competitività e resilienza, relazioni commerciali e “parità di condizioni” internazionali, nonché semplificazione normativa e ottimizzazione dei processi.
L’industria automobilistica, pilastro dell’economia europea, impiega oltre 13 milioni di persone e contribuisce per circa il 7% al Pil dell’Unione Europea. Tuttavia, questo settore critico sta affrontando un periodo di significativa trasformazione, guidato dalla digitalizzazione, dalla decarbonizzazione, dall’aumento della concorrenza e da un panorama geopolitico in evoluzione. Questi fattori stanno mettendo alla prova i punti di forza consolidati delle case automobilistiche europee di fronte alla concorrenza straniera, in particolare della Cina.