13/01/2025 - La Commissione Ue eroga la prima tranche da 3 miliardi del prestito G7.

La prima parte del prestito straordinario, promesso a Kiev, verrà rimborsato tramite gli interessi sugli asset della Banca centrale russa congelati in Ue.
 
La Commissione europea ha erogato la prima tranche, pari a 3 miliardi di euro, del suo prestito di assistenza macrofinanziaria eccezionale all'Ucraina, che verrà rimborsato con i proventi dei beni statali russi bloccati nell'Unione Europea. Questo prestito, il cui importo massimo sarà di 18,1 miliardi, rappresenta il contributo dell'Ue all'iniziativa dei prestiti ERA (Extraordinary Revenue Acceleration Loans) sotto l’egida del G7, finalizzata a mettere a disposizione dell'Ucraina un sostegno finanziario complessivo di circa 45 miliardi di euro.
 
Il prestito di assistenza macrofinanziaria è fondamentale per fronteggiare la guerra di aggressione su vasta scala della Russia, a mantenere la stabilità macroeconomica e di bilancio, a ricostruire infrastrutture vitali, compresi i propri sistemi energetici, e a investire nelle infrastrutture di difesa. Grazie a un sostegno finanziario stabile, regolare e prevedibile (fino a 18,1 miliardi di euro per il 2025 nell'ambito di questo strumento), l'Ucraina sarà in grado di sostenere le sue attuali e future esigenze militari, di bilancio e di ricostruzione. Questo prestito garantirà la stabilità macroeconomica e offrirà la possibilità di ripristinare le infrastrutture critiche distrutte dalla Russia, quali le infrastrutture energetiche, i sistemi idrici, le reti di trasporto, strade e ponti. Inoltre, il prestito può essere utilizzato dall'Ucraina come sostegno diretto alle proprie spese militari. Allo stesso tempo, stabilizzando le finanze pubbliche, questo aiuto finanziario consentirà all'Ucraina di assegnare risorse ad altre spese prioritarie, comprese le infrastrutture di difesa militare contro l'aggressione russa.
 
La caratteristica fondamentale di questo prestito eccezionale risiede nelle modalità tramite cui verrà ripagato: le risorse necessarie non dovranno essere messe in campo da Kiev, che sarà così esentata da onerosi rimborsi, ma saranno garantite dai profitti straordinari derivanti dai beni russi immobilizzati raccolti attraverso il Meccanismo di cooperazione per i prestiti all’Ucraina (Ulcm). I prossimi esborsi previsti dovrebbero avvenire tra marzo e novembre e dovrebbero avere un’entità di 1 miliardo al mese (per un totale di 9 miliardi), mentre entro dicembre di quest’anno dovrebbero arrivare nelle casse ucraine i restanti 6 miliardi.
 
Queste risorse vanno ad aggiungersi al finanziamento a lungo termine che l’Ue fornisce a Kiev tramite lo Strumento per l’Ucraina, la cui dotazione è fissata a 50 miliardi per il periodo 2024-2027 (quando scadrà l’attuale bilancio comunitario pluriennale). Dall’inizio dell’invasione su larga scala da parte della Russia, nel febbraio 2022, dall’Ue e dagli Stati membri sono arrivati all’Ucraina quasi 134 miliardi in assistenza militare, umanitaria e finanziaria.