I dati preliminari di Eurostat indicano un allontanamento (terzo rialzo consecutivo da ottobre) dall'obiettivo di riferimento della Bce.
Eurostat ha diffuso il dato preliminare sull'andamento dei prezzi al consumo nell'area euro a dicembre 2024. L'inflazione in Eurozona ha registrato un incremento annuale del 2,4%, in aumento rispetto al +2,2% di novembre 2024 e in flessione rispetto al +2,9% dello stesso mese dello scorso anno. Il dato è stato in linea con il consensus degli analisti. Analizzando i principali componenti dell'inflazione nell'area dell'euro, si prevede che i servizi registreranno il tasso annuale più elevato a dicembre (4,0%, rispetto al 3,9% di novembre), seguiti da alimenti, bevande alcoliche e tabacco (2,7%, stabile rispetto a novembre), beni industriali non energetici (0,5%, rispetto allo 0,6% di novembre) ed infine energia (0,1%, rispetto al -2,0% di novembre).
La conferma dei dati è attesa il 17 gennaio. Se le stime preliminari dovessero essere confermate l’eurozona registrerebbe il terzo aumento inflattivo consecutivo. Dopo l’1,7% registrato a settembre l’inflazione dell’eurozona ha toccato quota 2% a ottobre, 2,2% a novembre, per raggiungere il 2,4% a dicembre. Tra le principali economie dell’eurozona l’istituto di statistica europeo stima aumenti dell’inflazione in Germania e Spagna, entrambe con aumenti attesi di 0,4 punti percentuali al 2,8%. In controtendenza l’Italia, dove l’inflazione resta sotto la media e per di più è attesa anche in flessione.
L’obiettivo dichiarato della Banca centrale europea è di tornare all’obiettivo di riferimento del 2% nel corso del 2025, per avere sempre nel corso dell’anno una stabilizzazione dell’indice dei prezzi. Il Consiglio direttivo si riunirà a Francoforte per le decisioni del caso il 30 gennaio, dunque dopo i dati consolidati di dicembre. Sulla base delle informazioni si deciderà se continuare con politiche monetarie restrittive o se invece operare nuovi tagli ai tassi di interesse.