La candidata ha incassato il sostegno di 344 eurodeputati, e sostituirà l'uscente Emily O'Reilly come Ombudsman.
Il Parlamento europeo ha eletto la portoghese Teresa Anjinho come nuovo Mediatore europeo (Ombudsman), con il sostegno di 344 deputati in una votazione plenaria segreta. Dopo 2 turni di votazione, la candidata ha ottenuto la maggioranza necessaria dei voti espressi. I 6 candidati che hanno partecipato al primo e al secondo scrutinio oltre alla portoghese sono stati: Emilio De Capitani (Italia), Marino Fardelli (Italia), Julia Laffranque (Estonia), Claudia Mahler (Austria) e Reinier van Zutphen (Paesi Bassi).
Una volta approvato dal Parlamento europeo, il nuovo Mediatore europeo entrerà in carica dopo una cerimonia di giuramento il 27 febbraio 2025 presso la Corte di giustizia dell’Ue, per un mandato di 5 anni. L’Ombudsman uscente, l’irlandese Emily O’Reilly, ha assunto l’incarico per la prima volta nel luglio 2013 e ha visto rinnovato il suo incarico per un secondo mandato nel dicembre 2019. È stata preceduta dal greco Paraskevas Nikiforos Diamandouros (2003-2013) e dal finlandese Jacob Söderman (1995-2003).
Teresa Anjinho è un’esperta indipendente di diritti umani e ricercatrice accademica, membro del comitato di vigilanza dell’Ufficio europeo per la lotta antifrode (OLAF) e in precedenza vicedifensore civico del Portogallo. Durante l’udienza pubblica della commissione per le petizioni del 3 dicembre 2024, Anjinho si è impegnata a rafforzare la fiducia tra l’Ue e i suoi cittadini, mantenendo i più elevati standard di integrità, responsabilità e reattività. Istituita nel 1995, la figura del Mediatore europeo indaga sui casi di cattiva amministrazione all’interno delle istituzioni, degli organi, degli uffici e delle agenzie dell’Ue, agendo di propria iniziativa o in risposta alle denunce dei cittadini dell’Ue.