17/12/2024 - Migranti, Ue e Turchia sanciscono un nuovo accordo da 1 miliardo di euro.

Bilaterale von der Leyen-Erdogan: secondo la presidente della Commissione, Ankara "ha un ruolo essenziale da svolgere nella stabilizzazione" del Medio Oriente.
 
L'Unione europea verserà "un ulteriore miliardo di euro per il 2024" in favore della Turchia a sostegno dell'assistenza sanitaria e dell'istruzione dei rifugiati siriani nel Paese. Lo ha annunciato la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen da Ankara, dove è volata per incontrare il presidente turco Recep Tayyip Erdogan. I fondi sosterranno "l'istruzione e la sanità per i rifugiati in Turchia, la gestione della migrazione e delle frontiere, compresi i rimpatri volontari dei rifugiati siriani", ha sottolineato von der Leyen. "Man mano che le cose si evolvono sul campo, potremo adattare questo miliardo alle nuove esigenze che potrebbero verificarsi in Siria", ha aggiunto.
 
La visita personale di von der Leyen in Turchia è una promessa di un futuro più stretto tra l’Ue e il Paese. Nel segno della risposta pragmatica alle sfide comuni: la stabilizzazione del Medio Oriente e la gestione dei milioni di rifugiati che scappano da una regione martoriata. In primis dalla Siria. “Desidero riconoscere che la Turchia si è costantemente assunta la responsabilità di ospitare milioni di rifugiati siriani nel corso degli anni, e noi vi siamo stati al fianco in questo sforzo”, ha dichiarato la leader Ue in una conferenza stampa congiunta con Erdogan. Dal 2011 ad oggi, l’Unione europea ha fornito quasi 10 miliardi di euro ad Ankara per ospitare più di 3 milioni di sfollati della guerra civile siriana.
 
Alle dichiarazioni, il presidente turco ha rilanciato, auspicando un miglioramento “tangibile e immediato” nelle relazioni con Bruxelles. Ankara è candidata all’adesione all’Ue dal 1999, ma il processo si è arenato gravemente nel 2018 a causa dei continui arretramenti democratici e del regime repressivo costruito nel Paese da Erdogan. Negli ultimi anni, Bruxelles ha mantenuto congelato il processo di adesione, cercando - per non compromettere definitivamente il legame con l’importante partner - di promuovere al contempo legami più stretti dal punto di vista strategico ed economico.
 
Ma durante la conferenza stampa, il leader turco ha chiesto direttamente ai leader europei (che si riuniranno il 19 dicembre per il Consiglio europeo) di mettere da parte “tutte le restrizioni” nelle relazioni bilaterali con Ankara, di riavviare il Dialogo politico di alto livello - sospeso dal 2019 - e di chiudere i giochi su 2 obiettivi di lungo termine per la Turchia: l’aggiornamento dell’unione doganale e l’introduzione di facilitazioni al regime dei visti.
“La Turchia ha un ruolo essenziale da svolgere nella stabilizzazione della regione” ha affermato von der Leyen, sottolineando che “le legittime preoccupazioni della Turchia in materia di sicurezza devono essere affrontate“. Per la presidente le relazioni economiche con Ankara “sono più forti che mai”, come dimostrano gli scambi commerciali nel 2023 da 206 miliardi di euro. “La nostra intenzione è quella di rafforzare ulteriormente questo rapporto”, ha assicurato von der Leyen.