Quarto ribasso da giugno, costo del prestito del denaro ridotto di 1 punto percentuale.
La Banca Centrale Europea (Bce) ha annunciato un nuovo taglio dei tassi di interesse, segnando il 3° intervento consecutivo e il 4° dal giugno scorso. La decisione riflette il peggioramento delle prospettive di crescita economica nell’Eurozona, insieme al rallentamento dell’inflazione. Il Consiglio direttivo ha deciso di abbassare i 3 tassi di interesse chiave della Bce di 25 punti base. Dal 18 dicembre il tasso di interesse sui depositi presso la Bce scenderà al 3%, il tasso sulle operazioni di riferimento passerà al 3,15% e il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento marginale scenderà a quota 3,4%.
“Il rallentamento dell’inflazione è sulla buona strada,” ha dichiarato Francoforte in una nota, confermando la riduzione del tasso di deposito di riferimento di 1/4 di punto percentuale, portandolo al 3%. Tuttavia, la Bce ha anche avvertito che “una ripresa economica più lenta” è prevista per il futuro, con previsioni di crescita riviste allo 0,7% per il 2024 e stime di 1,1% e 1,4% per gli anni successivi.
La presidente della Bce, Christine Lagarde, ha fornito un’analisi dettagliata durante la conferenza stampa, sottolineando i progressi ottenuti nel percorso di disinflazione, e rivelando la discussione in seno al Consiglio direttivo di una proposta di ridurre i tassi di 50 punti base. Lagarde ha sottolineato che l’inflazione interna rimane elevata, al 4,2%, e ha ammonito sull’importanza di mantenere un approccio cauto prima di considerare ulteriori tagli dei tassi. Lagarde ha sottolineato che “i rischi al rialzo per l’inflazione derivano dalle accresciute tensioni geopolitiche, che potrebbero far aumentare i prezzi dell’energia e i costi di trasporto nel breve termine”. Nonostante ciò, la Bce rimane determinata a garantire che l’inflazione si stabilizzi attorno al suo obiettivo di medio termine del 2%, rivedendo al ribasso le previsioni di inflazione per il 2024 (2,4%) e il 2025 (2,1%).