11/12/2024 - Bruxelles consentirà agli Stati membri di limitare l’accesso all’asilo.

Ad annunciarlo, in conferenza stampa, è stata la vicepresidente esecutiva per la Sovranità tecnologica, la Sicurezza e la Democrazia, Henna Virkkunen.
 
La Commissione europea ha annunciato nuove misure per contrastare le minacce ibride derivanti dalla militarizzazione dei migranti, in una mossa che ha sollevato preoccupazioni circa i respingimenti e i diritti dei richiedenti asilo. Durante una conferenza stampa, la vicepresidente esecutiva per la sovranità tecnologica, la sicurezza e la democrazia, Henna Virkkunen, ha annunciato nuove misure che consentiranno agli Stati membri di derogare al diritto dell’Ue in determinate circostanze.
 
Gli Stati membri potranno "invocare le disposizioni del Trattato per andare oltre quanto previsto dalla legislazione secondaria dell’Ue, in via eccezionale e a condizioni rigorose”, ha affermato l'esecutivo Ue, chiudendo potenzialmente la porta ai richiedenti asilo. Tuttavia Bruxelles sottolinea che i Paesi dell’Ue "dovranno rispettare i diritti fondamentali e il principio di non respingimento", che vieta ai paesi di rimpatriare individui in un luogo in cui affrontano gravi minacce alla loro vita o libertà. Gli Stati membri "potranno limitare il diritto di asilo, ma ciò deve avvenire in condizioni e limiti legali molto rigidi. Devono essere veramente eccezionali, temporanei, proporzionati e per casi chiaramente definiti”, ha affermato il vicepresidente esecutivo.
 
Oltre agli aspetti legali, la Commissione ha anche annunciato piani per aiutare i Paesi dell’Ue a finanziare le misure alle frontiere. Un comunicato stampa della Commissione afferma che l'Ue aiuterà gli Stati membri a “potenziare le apparecchiature di sorveglianza elettronica, migliorare le reti di telecomunicazione, implementare apparecchiature di rilevamento mobili e contrastare le intrusioni dei droni, garantendo così la consapevolezza della situazione in tempo reale e migliorando la mobilità delle pattuglie di frontiera”. In particolare, la dichiarazione della Commissione non apre la strada al finanziamento da parte dell’Ue delle barriere di confine, un recente punto di contesa tra i Paesi e Bruxelles, con la Commissione contraria alla misura.