09/12/2024 - Firmato l'accordo di libero scambio tra Ue e i paesi del Mercosur.

L’accordo mira a creare una delle più grandi zone di libero scambio al mondo, che copre oltre 700 milioni di persone e quasi il 25% del Pil globale.
 
La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha confermato venerdì 6 dicembre che l’Ue ha raggiunto un accordo di libero scambio con Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay, il cosiddetto blocco del Mercosur. L’accordo, annunciato alla presenza del leader argentino Javier Milei, del presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva, del presidente del Paraguay Santiago Peña e dell’uruguaiano Luis Lacalle Pou, conclude 25 anni di negoziati che hanno incontrato una forte opposizione da parte della Francia, degli agricoltori e dei gruppi ambientalisti di tutta l’Unione.
 
Avviati nel 1999, i negoziati per l’accordo Ue-Mercosur hanno prodotto un primo “accordo politico” nel 2019. La sua ratifica da parte degli Stati membri è stata, tuttavia, ritardata a causa delle continue preoccupazioni sulle discrepanze degli standard ambientali tra l’Ue e il blocco sudamericano, e in mezzo a crescenti rivolte degli agricoltori. L’accordo mira a creare una delle più grandi aree di libero scambio al mondo, con l’eliminazione dei dazi doganali per i principali settori esportatori dell’Ue, come automobili, macchinari, prodotti chimici e farmaceutici. In totale, secondo i dati della Commissione europea, l’accordo eliminerà i dazi all’importazione sul 91% delle esportazioni dell’Ue verso i paesi del Mercosur e sul 92% delle esportazioni del Mercosur verso l’Ue.
 
Nel settore agroalimentare, l’accordo eliminerà gradualmente il 93% dei dazi sulle esportazioni dell’Ue verso i paesi del Mercosur, tra cui vino, liquori, olio d’oliva e pesche in scatola, liberalizzando al contempo l’82% delle importazioni agricole. Attualmente, i Paesi del Mercosur sono già partner commerciali chiave per l’Ue, con esportazioni dell’Ue verso Brasile, Argentina, Uruguay e Paraguay per un totale di 55,7 miliardi di euro nel 2023. Le importazioni da questi paesi verso l’Ue sono ammontate a 53,7 miliardi di euro nello stesso anno.
 
Il nuovo Ue-Mercosur include l’accordo di Parigi sul cambiamento climatico come elemento essenziale. Significa che entrambe le parti avranno la facoltà di sospendere in parte o del tutto i benefici dell’accordo commerciale se una di loro dovesse rinunciare agli impegni sul clima presi nel 2015. Ed è poi stato inserito un impegno vincolante ad adottare misure per fermare la deforestazione a partire dal 2030. Per l'Unione europea si tratta del terzo accordo di libero scambio con una clausola "verde" di questo tipo dopo la Nuova Zelanda e l'accordo Ue-Regno Unito.
 
Gli accordi misti, che coinvolgono le competenze dell’Ue e quelle degli Stati membri, sono soggetti all’approvazione sia del Consiglio dell’Ue - all’unanimità - sia dell’Eurocamera, ma anche alle ratifiche in tutti i parlamenti nazionali. Ma l’esecutivo Ue potrebbe forzare la mano e provare a far passare l’intesa come un mero accordo commerciale, che eviterebbe il rischiosissimo passaggio dai parlamenti degli Stati membri. E richiederebbe solo la maggioranza qualificata delle capitali Ue a favore. Un processo del tutto scontato; di recente la Francia si era mostrata contraria, e il governo italiano ha una posizione ambigua seppur non totalmente contraria sull'accordo. Altri paesi scettici sono la Polonia, l’Austria, l’Olanda, il Lussemburgo, il Belgio, la Grecia.