Secondo una prima stima, il dato è in aumento rispetto al 2,0% di ottobre.
L’inflazione attesa a novembre per l’eurozona è al 2,3%, in aumento di 0,3 punti percentuali rispetto a ottobre e oltre l’obiettivo di riferimento della Banca centrale europea. Secondo i dati preliminari diffusi da Eurostat, l'ufficio statistico Ue, a novembre i servizi registreranno il tasso annuo più elevato (3,9%, rispetto al 4% di ottobre), seguiti da prodotti alimentari, alcolici e tabacco (2,8%, rispetto al 2,9% di ottobre), beni industriali non energetici (0,7%, rispetto allo 0,5% di ottobre) ed energia (-1,9%, rispetto al -4,6% di ottobre).
Guardando la situazione Paese per Paese, se l’inflazione è prevista stabile in Germania (2,4%) e pressoché stabile in Francia (1,7%, solo +0,1%), il dato è aumentato a dismisura in Italia (da 1% a 1,6% tra ottobre e novembre). e in Spagna (stesso aumento dell’Italia di 0,6 punti percentuali, ma inflazione al 2,4%). Una situazione di peggioramento generale, soprattutto tra le principali economie dell’Eurozona che potrebbe non giovare alle non semplici decisioni in materia di tassi di interesse ed eventuali tagli della Banca centrale europea.