Mai così poco gradimento per un nuovo esecutivo: i "sì" sono stati 370 (appena 9 sopra la soglia della maggioranza degli aventi diritto), i contrari 282, le astensioni 36.
L'Europarlamento ha approvato con una maggioranza esigua la nuova Commissione guidata da Ursula von der Leyen con 370 voti a favore, 282 contrari e 36 astensioni solo 9 voti in più rispetto alla maggioranza assoluta degli aventi diritto che è di 720 eurodeputati. La neo presidente ha raccolto ben 31 voti in meno dei 401 incassati a luglio, quando il Parlamento, a scrutinio segreto, le aveva affidato il mandato. Un risultato tanto deludente da stabilire un record negativo: mai nessuno si era trasferito a Palazzo Berlaymont grazie al sostegno del solo 51,39% dei rappresentanti degli elettori europei.
La nuova Commissione nasce quindi già debolissima. Le aperture delle ultime settimane da parte del capo dei popolari Manfred Weber (e della stessa von der Leyen) ai conservatori di Ecr hanno provocato enormi tensioni all'interno della coalizione tradizionalmente europeista, frantumando l'unità dei gruppi: dai socialisti sono arrivati appena 90 sì su 133 votanti, spaccati anche i Verdi - 27 favorevoli e 19 contrari -, 6 astenuti si sono contati tra i liberali, per non parlare del "no dei 25 popolari spagnoli, contrari alla nomina della socialista Teresa Ribera.
Parlando in conferenza stampa al fianco della presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola, von der Leyen ha affermato che “oggi è un bel giorno per l’Europa perché il voto mostra la tenuta del centro”. La presidente dell’esecutivo Ue ha espresso la sua gratitudine “per la fiducia espressa dal Parlamento europeo al nuovo collegio”. “Radunerò la mia squadra a partire da lunedì. E ci metteremo al lavoro”, ha aggiunto. Da parte sua, Metsola ha sottolineato che il voto odierno rappresenta un “voto per la stabilità e la responsabilità”, di fronte ai tempi molto turbolenti sul piano geopolitico. Metsola, esponente come von der Leyen del Ppe, e ha confermato l'approccio basato sul consenso con forze pro-europee costruttive al centro. Ora mettiamoci al lavoro insieme".
L'intervento di von der Leyen prima del voto
La libertà per l'Europa, come in passato, "non sarà gratuita". "Significa fare scelte difficili. Significa investire massicciamente nella nostra sicurezza e prosperità. E soprattutto significherà rimanere uniti e fedeli ai nostri valori. Trovare il modo di lavorare insieme e superare la frammentazione", ha detto la presidente della Commissione nel suo discorso alla plenaria del Parlamento Europeo. "Perché credo che la nostra generazione di europei debba lottare ancora una volta per la libertà e la sovranità", ha aggiunto.
"La prima grande iniziativa della nuova Commissione sarà una Bussola della Competitività e sarà la cornice del nostro lavoro per il resto del mandato. La Bussola si baserà sui 3 pilastri del rapporto Draghi. Il primo è chiudere il divario d'innovazione con gli Stati Uniti e la Cina, il secondo è un piano comune per la decarbonizzazione e la competitività, il terzo è l'aumento della sicurezza e la riduzione delle dipendenze".
"Come ho detto prima del voto di luglio, lavoreremo con tutte le forze democratiche pro-europa in questa camera. E come ho fatto nel mio primo mandato, lavorerò sempre dal centro. Perché tutti vogliamo il meglio per l'Europa e il meglio per gli europei. Quindi ora è il momento di unirci". "Nelle ultime settimane, avete esaminato attentamente ogni membro di questo collegio. So che non è stato facile. Ma superare le divisioni e forgiare compromessi è il segno distintivo di ogni democrazia viva", ha sottolineato.
"Voglio che le regioni e le comunità abbiano il controllo del proprio destino e che contribuiscano a dare forma alle nostre politiche. E' il compito della coesione e delle riforme che ho affidato come vicepresidente esecutivo a Raffaele Fitto. E' una scelta che ho fatto, perché so quanto sia fondamentale dare alle regioni l'importanza politica che meritano".