Mercoledì 27 novembre si darà l'ok finale al secondo mandato di von der Leyen a capo dell'esecutivo Ue.
Il prossimo 27 novembre il Parlamento europeo dovrebbe confermare la nuova Commissione europea per un mandato di 5 anni, ponendo fine a 3 settimane di intrighi politici che hanno minacciato di bloccare la definizione delle politiche dell’Unione fino al prossimo anno. Le varie commissioni del Parlamento hanno approvato singolarmente i 26 commissari designati e l’organo legislativo ha confermato la presidente uscente Ursula von der Leyen a luglio. Riuniti in sessione plenaria a Strasburgo, gli europarlamentari voteranno il nuovo collegio a maggioranza semplice dei presenti - con voto palese.
Oltre a votare la prossima Commissione, il Parlamento discuterà anche del bilancio 2025 dell’Ue, delle guerre a Gaza e in Ucraina e della competitività economica dell’Europa, tra gli altri argomenti. Al di fuori dell’agenda del Parlamento, molti dei candidati in corsa per sostituire l’irlandese Emily O’Reilly come Mediatore europeo, saranno a Strasburgo per cercare di raccogliere consensi. I legislatori dell’Ue avranno l’opportunità di interrogare formalmente i 6 candidati all’inizio di dicembre ed eleggeranno il nuovo Mediatore nella prossima seduta plenaria.
Una volta incassato l'ok parlamentare, la palla passerà al Consiglio europeo, che formalizzerà la nomina tramite procedura scritta, deliberando a maggioranza qualificata. La Commissione von der Leyen 2.0 sarà quindi pronta a prendere il via ufficialmente dal 1 dicembre. Il passaggio di consegne tra la Commissione uscente e quella entrante avverrà con la tradizionale cerimonia della campanella a Palazzo Berlaymont: la staffetta simbolica potrebbe avvenire il giorno stesso, oppure lunedì 2 dicembre. Entro mercoledì 4 dicembre von der Leyen e i nuovi commissari si riuranno per la prima volta iniziando a tracciare l'agenda con le priorità per il prossimo quinquennio.