Il leader ucraino è intervenuto da remoto alla sessione straordinaria convocata dalla presidente Metsola. "Occorre fare piu' pressione sulla Russia”, secondo Zelensky..
Oggi (martedì 19 novembre) si è tenuta una sessione plenaria straordinaria del Parlamento europeo, in video collegamento con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, per i 1000 giorni dall’invasione su vasta scala dell'Ucraina da parte della Russia. Ad aprire il confronto era stata la presidente Roberta Metsola che ha rinnovato l’impegno a sostenere l’Ucraina fino a quando non avrà “libertà e vera pace, per tutto il tempo necessario”, che non potrà che essere “costruita sul principio “niente sull’Ucraina senza l’Ucraina”. Prima ancora era arrivato l'annuncio della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, che in un videomessaggio ha garantito agli alleati ucraini che “il sostegno europeo e occidentale continuerà ad arrivare: 50 miliardi di euro fino al 2027 dall’Unione europea e 50 miliardi di dollari fino al 2026 dal G7 e dall’Unione europea”.
"Dobbiamo fare tutto il possibile per porre fine a questa guerra in modo equo e giusto. 1000 giorni di guerra sono una grande sfida. Dobbiamo fare del prossimo anno l’anno della pace” ha detto agli eurodeputati il presidente ucraino, che ha ringraziato l’Ue per il suo costante sostegno che è servito a “impedire a Putin di prendere l’Ucraina”, ma anche a difendere la libertà di tutte le nazioni europee. “Dobbiamo spingere la Russia verso una pace giusta“. Per farlo, Kiev deve sedersi al tavolo da una posizione più forte. Secondo Zelensky Mosca “non si impegnerà in negoziati significativi prima che vengano distrutti i suoi depositi di munizioni, la sua logistica militare, le sue basi aeree”. Il messaggio è chiaro: i 27 devono superare le proprie reticenze e permettere a Kiev di utilizzare le armi europee per attaccare gli obiettivi militari sul territorio russo. Secondo Zelensky “Putin rimane più piccolo della forza unita dell’Europa” e “possiamo sicuramente spingere la Russia verso una pace giusta. La pace è ciò che desideriamo di più”.
La sessione del Parlamento europeo ha sottolineato quindi l’impegno costante dell’Ue nei confronti dell’Ucraina, con i leader dei gruppi parlamentari che hanno espresso univocamente un sostegno incrollabile a Kiev. L’attenzione rimane su una combinazione di assistenza militare, economica e umanitaria, nonché sulla pressione diplomatica per contenere l’aggressione russa. Con l’avvicinarsi dell’inverno, l’Ue mira a rafforzare la resilienza dell’Ucraina contro gli attacchi infrastrutturali previsti, e fornirà ulteriore aiuto per garantire la sicurezza energetica e il supporto ai cittadini sfollati.