La proposta di Borrell si basa sull'Accordo di associazione Ue-Israele che contiene disposizioni giuridicamente vincolanti sui diritti umani.
L’Alto rappresentante uscente per gli Affari esteri e la Politica di sicurezza dell’Unione europea, Josep Borrell, metterà sul tavolo una proposta per sospendere formalmente il dialogo politico con Israele in merito alle violazioni dei diritti umani nella Striscia di Gaza. La proposta di Borrell è stata discussa per la prima volta durante un incontro degli ambasciatori dell’Ue e si prevede che verrà formalmente sottoposta a discussione quando i ministri degli esteri dell’Unione si incontreranno a Bruxelles la prossima settimana, lunedì 18 novembre. Tuttavia, ciò richiederebbe l’approvazione unanime di tutti i 27 Stati membri dell’Ue, il che rende improbabile una decisione, date le forti divisioni sulla guerra tra Israele e Hamas.
L’offerta si baserebbe sulle disposizioni dell’accordo di associazione Ue-Israele, che contiene disposizioni giuridiche sul rispetto dei diritti umani. “Sulla base dei rapporti disponibili delle agenzie internazionali indipendenti, ci sono ragioni per ritenere che Israele stia violando i diritti umani e il diritto internazionale umanitario”, sostiene una fonte Ue. “La proposta porta formalmente sul tavolo la discussione tra gli Stati membri su come vedono il comportamento di Israele e se ritengono che Israele stia violando la legge”, ha aggiunto.
Sarebbe la prima volta che i ministri degli Esteri dell’Ue tengono una discussione formale sul comportamento di Israele. Finora le discussioni sulla questione sono state controverse, in quanto il blocco Ue risulta diviso tra convinti sostenitori di Israele, come Ungheria, Repubblica Ceca o Austria, e Stati membri più critici, come Spagna e Irlanda. La proposta di sospendere il dialogo politico non significherebbe tuttavia la sospensione dell’accordo di associazione o del Consiglio di associazione del blocco con Tel Aviv, ha affermato la fonte.