05/11/2024 - Al via il primo round di audizioni dei candidati a commissari Ue.

I coordinatori dei gruppi politici della maggioranza europeista confermano Šefčovič, Micallef, Tzitzikostas e Hansen.
 
Dopo giorni di attese, trattative e tensioni, sono partite le audizioni dei 26 candidati commissari Ue. Si tratta del penultimo passaggio, ma quello più importante, sulla strada della formalizzazione del nuovo esecutivo europeo a guida Ursula von der Leyen. Le audizioni si terranno da lunedì 4 a giovedì 7 novembre per i candidati commissari, il 12 novembre per i 6 candidati alla vice presidenza esecutiva, incluso Raffaele Fitto. Dei 26 candidati, 14 sono del Ppe, 5 liberali, 4 socialisti, uno di Ecr, uno è membro dei Patrioti e uno corre da indipendente.
 
Il candidato passa se a promuoverlo sono almeno i 2/3 dei membri della (o delle) commissione parlamentare competente. A votare fisicamente, almeno per i primi 2 scrutini, non sono i singoli eurodeputati, bensì i coordinatori di ciascun gruppo rappresentato all'interno della commissione titolare della votazione. Con una conseguenza: in buona parte dei casi, affinché un commissario designato passi l'esame, la maggioranza Ursula non basta.
Secondo fonti parlamentari, il socialista indipendente slovacco Maroš Šefčovič, designato a ricoprire l’incarico al commercio, trasparenza e relazioni istituzionali, il maltese Glenn Micallef (S&D), responsabile per giovani cultura e sport, il greco Apostolos Tzitzikostas (Ppe), designato al portafoglio trasporti e turismo, e il lussemburghese Cristophe Hansen (Ppe), responsabile per l’agricoltura, sembrano aver passato le prime insidie. La procedura di valutazione dei candidati da parte delle commissioni parlamentari competenti è totalmente confidenziale fino alla sua chiusura formale, verosimilmente il 21 novembre, ma i primi riscontri a margine delle audizioni sono più che positivi.
 
Diversi i temi affrontati da Šefčovič. Sul rapporto con gli Stati Uniti, il commissario designato ha dichiarato che “indipendentemente dall’esito delle elezioni”, presenterà “un’offerta di cooperazione, incluso un rinnovato Consiglio per il commercio e la tecnologia Ue-Usa“. Allo stesso tempo, Šefčovič si è detto “pronto a difendere i nostri interessi se ci troveremo di fronte a scenari dirompenti”.
 
Tzitzikostas, a cui von der Leyen ha affidato il portafoglio sui Trasporti e il turismo, ha promesso agli eurodeputati “un nuovo piano d’azione per la mobilità militare” in coordinamento con la Nato. Un piano che “si sovrappone in larga misura alla più ampia necessità di una solida rete di trasporti”, con la Rete transeuropea Ten-T che “incontra grandi ritardi”. Riguardo al divieto di vendita di auto nuove a benzina o diesel a partire dal 2035, che alcuni governi Ue vorrebbero rivedere, Tzitzikostas ha assicurato: “Abbiamo regole e obiettivi specifici e dobbiamo attenerci al piano, altrimenti il messaggio che l’Unione europea trasmetterà non sarà un messaggio di stabilità e fiducia”. Il commissario designato ha precisato che il target “consente anche la presenza di veicoli ibridi e plug-in, non stiamo creando un elemento di rottura, non c’è elettrificazione al 100%“.
 
Infine, semaforo verde anche per il lussemburghese Hansen, futuro responsabile per l’Agricoltura e il Cibo, che ha promesso di “lavorare sodo per essere all’altezza della fiducia” concessagli dagli eurodeputati. Al candidato lussemburghese è bastato garantire che difenderà strenuamente gli interessi degli agricoltori europei per convincere i 2/3 dei coordinatori dei gruppi. Hansen ha promesso che “userà tutte le risorse” per “rafforzare la posizione competitiva” degli agricoltori: “reddito dal mercato, sostegno pubblico al reddito, investimenti e altre fonti alternative di finanziamento”.